DELITTO DI ITRI, RUGGIERI RESTA IN SILENZIO

*Giuseppe Ruggieri*
*Giuseppe Ruggieri*

E’ rimasto in silenzio questa mattina – avvalendosi della facoltà di non rispondere – Giuseppe Ruggieri, l’operaio di 55 anni di Itri che, destinatario l’altra mattina di un provvedimento di fermo di polizia giudiziaria relativamente all’omicidio dell’enologo romano Ulrico Cappia, è comparso davanti il Gip del Tribunale di Cassino Tiziana Perna per l’interrogatorio di convalida.

Se il magistrato si è riservato la decisione, il legale del bracciante accusato del delitto di Cappia avvenuto all’interno dell’azienda agricola del notaio formiano Marciano Schettino lungo la provinciale per Sperlonga, l’avvocato Igor Ruggieri, ha parlato eccome e ha ribadito di nuovo la debolezza del quadro accusatorio costruito all’indomani del 4 settembre da parte della Procura e dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Latina, un teorema indiziario, orfano di una prova certa, anche in ordine ai presunti e conflittuali rapporti con la vittima  – ritenuto il responsabile del licenziamento di Ruggieri – all’arma del delitto e all’assoluta assenza di tracce di Dna dell’indagato sul cadavere dello stesso Cappia.


I Carabinieri la pensano diversamente e sostengono che Ruggieri, la sera del 4 settembre scorso dopo aver ucciso con alcuni colpi di pistola calibro 7,65 e aver dato fuoco al cadavere dell’enologo, ha avuto il tempo di tornare a casa, di farsi una doccia e di raggiungere il deposito di alcuni camion di cui custode lungo la strada di collegamento al Santuario della Madonna della Civita.

L’avvocato Igor Ruggieri, intanto, promette battaglia.