FORMIA, MICHELE FORTE RISPONDE A SCHIAVONE. E SUL CASO VALERIO: “CHIEDETELO ALLA ZANGRILLO”

*Michele Forte in un momento della conferenza stampa svoltasi in mattinata*
*Michele Forte in un momento della conferenza stampa svoltasi in mattinata*

AGGIORNAMENTO – Di Giovanni Valerio non si parla, solo un accenno sul finale di conferenza stampa seppure la vicenda del Consigliere comunale di Formia sia sulla bocca di tutti. Michele Forte si prende tutto il palcoscenico, al suo fianco l’avvocato Renato Archidiacono, e per quaranta minuti circa è un fiume in piena con un unico obiettivo: Carmine Schiavone, che tra l’altro ha già querelato due volte, e le sue dichiarazioni sulla presunta amicizia tra l’ex primo cittadino ed esponenti della criminalità organizzata stanziati a Formia e non.

“Non l’ho mai incontrato Schiavone e non accetto lezioni da chi ha compiuto cinquecento omicidi. Anzi, lo Stato dovrebbe riflettere sull’aver rimesso in libertà una persona di questo genere”, attacca Forte. Che poi riferisce in merito all’accusa d’essere amico e sodale della famiglia Bardellino oltre che dell’essersi interessato di alcune pratiche edilizie che li interessavano: “Negli anni novanta ancora non c’era nulla a loro carico. Certo, sapevo chi fossero e da dove venissero ma relativamente al periodo cui fa riferimento Schiavone io ero ufficiale di governo a Maranola. Anche dopo sono stato assessore comunale ai lavori pubblici, incarico che nulla a che vedere con la concessioni di licenze edilizie nè mai sono stato presidente di una commissione urbanistica”. E aggiunge: “Anzi, rivendico con forza la firma sul decreto di sequestro dei terreni e beni a loro appartenuti”. Se ha incontrato Bardellino: “Sì ma non mi ha mai chiesto nulla nè io a lui”.


E rincara: “Questa famiglia vive dalla fine degli anni settanta a Formia e lo Stato non ha fatto contro di loro”. E ancora sull’accusa di presunti favoritismi: “Andate a vedere chi ha ricoperto gli incarichi di assessore all’urbanistica. Poi è chiaro che se sul tavolo arriva la richiesta di una società, non è che posso andare a vedere chi c’è dietro: per questo ci sono polizia, carabinieri, guardia di finanza e sono loro che devono svolgere questi controlli”. E sottolinea: “Io sono una persona perbene che ha sempre lavorato per la sua città e continua a farlo tutt’ora in Provincia”.

Quindi riprende su Aldo Ferrucci, imprenditore e prestanome dei Bardellino: “Come fa Schiavone a non ricordare il suo cognome? Lo chiama Aldo e poi non si ricorda il cognome eppure era sodale del clan. Lo conoscevo, certo, ma come chiunque qui a Formia: tanti colletti bianchi ci andavano a cena”.

E sull’accusa di aver negato la presenza della criminalità organizzata a Formia: “E’ evidente che le infiltrazioni ci sono ma io mi riferivo solo al fatto che i formiani non sono camorristi”.

Ne ha anche sui presunti rifiuti tossici a Penitro: “Nessuno mi ha mai chiesto nulla ma ora bisogna capire cosa c’è dentro e dobbiamo scavare per verificare. Giovedì mi incontrerò in Provincia e vedremo anche se bandire una gara. Certo, immaginate se fossero arrivati anche gli inerti di Bagnoli come voleva l’amministrazione precedente alla mia”.

E poi il Prg, su cui un’ora dopo verrà attaccato in una conferenza stampa dell’amministrazione Bartolomeo: “Venga l’architetto Purini in un’assemblea pubblica a spiegare cosa è successo”.

Il fiume di parole si interrompe su Valerio, per un certo periodo presente tra le file della maggioranza nella passata amministazione. Qui Forte è categorico: “Io non ci voglio entrare. Chiedetelo alla Zangrillo (Eleonora ndr)”. Sulla presenza di referenti della famiglia Bardellino negli ultimi Consigli comunali, infine, “C’è chi aveva rapporti, se verrà un magistrato lo diremo”. (video telefree.it minuto 12.24)