MOF, DEBITI E REBUS PULIZIE: IL GIOCO DELLE PARTI. COUNTDOWN PER L'INTERVENTO DELL'ASL

mofQuasi una partita a scacchi, quella che si sta giocando in questi giorni al Mof. L’annunciata sospensione del servizio di pulizie interno, ad opera della “Tecnoservizi Ambroselli”, è effettivamente avvenuta nella giornata di lunedì. Da qui a breve, il Gigante verde di viale Piemonte potrebbe quindi chiudere i battenti per carenze igienico-sanitarie. Un conto alla rovescia partito proprio da lunedì e che, in caso di mancati colpi di scena, finirà entro le 48 ore successive.

Una decisione comunque incerta fino all’ultimo momento, quella della ditta, che col Mof ha pendenze per oltre 230mila euro. E’ stata presa al fotofinish, quando ormai più di qualcuno, dai vertici del colosso dell’ortofrutta, credeva – o sperava – in una sorta di bluff.


Nei giorni scorsi, lo stop era infatti stato formalmente preannunciato ai vertici del Mercato, a Prefettura, Comune e Regione.

Eppure, fino a lunedì pomeriggio i lavoratori della Tecnoservizi non avevano ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dalla propria ditta. Comunicazione infine giunta solo poco prima dell’inizio del turno, che normalmente prende il via intorno alle 17.

Un intervento dei vertici societari che suona come una sorta di colpo di mano: gli operai sono stati messi in ferie per quattro giorni, fino a giovedì. Una manovra messa con tutta probabilità in atto dall’Ambroselli per evitare che lavorassero nonostante il blocco imposto dall’azienda.

mofDifatti, nei giorni scorsi, i sindacati avevano fatto intendere che gli addetti alle pulizie, senza stipendio da mesi, sarebbero stati comunque disposti a proseguire il lavoro, a dispetto delle intenzioni della Tecnoservizi, oberata dai debiti.

Gli stessi sindacati che sono tornati a richiedere con forza risposte urgenti dal Mercato ed un intervento deciso, secondo i termini di legge, dell’Asl. Che a breve invierà in viale Piemonte i propri ispettori.

Dietro l’angolo, per i sette addetti della società formiana detentrice dell’appalto, il licenziamento in tronco. Ipotesi concreta già dal loro ufficiale ritorno al lavoro dopo le ferie forzate, nel caso dal Mof non vi fossero novità che, allo stato attuale, sembrano un’utopia. Troppo stretti, i tempi necessari al reperimento dei fondi da destinare alla copertura dell’ingente debito.

Per quel che riguarda il futuro a breve termine del Mercato, come anticipato in apertura, la soluzione pare per ora senza alcuna via d’uscita: senza pulizie, cancelli chiusi fino a nuovo ordine. E, vien da sé, perdite incalcolabili per operatori e produttori.

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