DELITTO DI BORGO HERMADA, PERQUISIZIONI DELLA POLIZIA SULLE TRACCE DEI KILLER

DSC05049A 24 ore di distanza dall’omicidio di Vincenzo Del Prete gli inquirenti hanno già scavato a fondo nella vita, personale e no, del 45enne freddato ieri sera fuori il cancello della sa villa, a Borgo Hermada.

Gli agenti della polizia, quella di Terracina e la mobile di Latina, hanno ascoltato già diverse persone. Non soltanto i vicini di casa dell’uomo, soprattutto per rimettere insieme i tasselli della dinamica dell’efferato delitto e capire se qualcuno potesse fornire elementi utili ad accelerare le indagini. Ma anche altre persone, i famigliari dell’uomo per esempio, e qualcun altro ancora. Testimonianze utili a ricostruire la vita del 45enne, le relazioni, gli interessi.


In queste stesse ore ci sarebbero state anche delle perquisizioni. Insomma, la polizia del vice-questore Rita Cascella non perde tempo e cerca di far luce quanto prima sul delitto che ieri sera ha sconvolto la vita nella popolosa frazione alle porte di Terracina.

I killer lo hanno atteso fuori casa, conoscendo bene orari e abitudini. Probabilmente sapevano anche che Vincenzo Del Prete sarebbe rincasato da solo, e che da solo abitava nella bella villetta bianca in via Macchia di Piano III da quando la moglie e il figlio hanno deciso di andare a vivere altrove, forse perché lì non si sentivano più al sicuro. A questo deve aver contribuito anche l’episodio successo a maggio dell’anno scorso quando tre balordi avevano fatto irruzione nell’abitazione e avevano picchiato a sangue il 45enne ucciso ieri e un parente che si trovava lì in quel momento. Risparmiati la moglie e il bambino.

Eppure l’abitazione di via Macchia di Piano III è super blindata, provvista di sistema di sorveglianza e altri aggeggi simili. Quelle stesse telecamere che un paio di settimane fa Vincenzo Del Prete aveva trovato fuori uso, ‘messe’ fuori uso come poi sarebbe stato accertato.

Per quanto riguarda la dinamica del delitto, è stata ricostruita in tempo record.

Vincenzo Del Prete era già noto alle forze dell’ordine da quando nel 1998 era stato arrestato nell’ambito di un’operazione del Goa di Roma per questioni di spaccio di stupefacenti. Poi aveva messo in piedi un’attività di commercio all’ingrosso di pesce secco.

Ora si attende l’autopsia.

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