MALORE IN CULLA A LENOLA, LA MORTE RESTA UN GIALLO

*Il piccolo Riccardo Di Trocchio*
*Il piccolo Riccardo Di Trocchio*

E’ stato effettuato nella mattinata di sabato l’esame autoptico sulla salma del piccolo Riccardo Di Trocchio, il bimbo di Lenola che all’alba di venerdì ha accusato un malore in culla, per poi spirare poco dopo al pronto soccorso di Fondi. Il medico incaricato dalla Procura, Maria Cristina Setacci, ha deciso di eseguire solo un semplice esame esterno.

Quando i genitori, resisi conto che Riccardo stava male, sono corsi dalla loro abitazione di via Del Mare al “San Giovanni di Dio”, in servizio c’era il medico Cataldo La Manna. Che, assieme al personale presente, ha provato a fare di tutto per salvarlo. Peccato fosse ormai troppo tardi.


Dopo breve, l’apertura in Procura di un fascicolo, pare proprio su richiesta del dottor La Manna. Accertamenti atti a non lasciare nulla d’intentato, visto che il piccolo, di appena 14 mesi, non aveva alcuna patologia pregressa. Sembra solo che di recente avesse manifestato un attacco febbrile, cosa che aveva visto l’intervento del pediatra di famiglia, il dottor Gino Antogiovanni.

Secondo i primi accertamenti, Riccardo sarebbe morto per una sindrome da soffocamento, forse originata da una bronchite. Le indagini sull’accaduto sono state delegate ai carabinieri della Stazione di Lenola, anche se per adesso i familiari non hanno sporto alcuna denuncia, né al momento ci sono professionisti formalmente indagati.

Dopo l’esame esterno, a partire dalle 15 di sabato, presso la camera mortuaria dell’ospedale di Fondi, è stata aperta la camera ardente per permettere a familiari e conoscenti di vedere il piccolo volato in cielo. Le esequie, a cura delle onoranze funebri “Carnevale”, sono previste per lunedì alle 11 nella chiesa lenolese di Santa Maria Maggiore.

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