Prima il flop della manifestazione a Roma, su cui tanto aveva puntato, ora la visita della Digos che lo ha condotto davanti ai pubblici ministeri di Torino. Tempi difficili per il pontino Danilo Calvani, l’agricoltore diventato nel giro di pochi giorni capopopolo, leader del movimento 9 dicembre e anima della protesta dei Forconi.
La Procura piemontese lo aveva convocato, per interrogarlo sui disordini verificatisi la scorsa settimana all’ombra della Mole.
“Non ho soldi per andare a Torino”, si era giustificato Calvani. Il pontino è stato condotto così nel capoluogo piemontese dalla Digos, dopo che i magistrati hanno disposto un accompagnamento coatto, ed è stato interrogato per due ore dai pm Andrea Padalino e Antonio Rimondi. Il verbale dell’interrogatorio è poi stato secretato.
E per tornare a Latina? Niente passaggio della Digos. Calvani ha dovuto provvedere da sé.
