Dall’incidente di Aprilia in cui ha perso la vita la piccola Stella Manzi di 9 anni potrebbe arrivare la grande svolta per la giustizia italiana: l’introduzione del reato di omicidio stradale. “Entro gennaio porterò in Consiglio dei Ministri un pacchetto di norme che conterrà l’introduzione del reato di omicidio stradale”, ha annunciato il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, ritenendo giusto che “le vittime abbiano la giustizia che meritano”.
A sollevare la questione pubblicamente, con un appello rivolto proprio alla Cancellieri era stato Adolfo Manzi, il padre di Stella, la piccola che il 26 dicembre è stata uccisa da un automobilista che guidava sulla Nettunense ubriaco, sotto effetto di droga e senza patente, tra l’altro a bordo di un’auto rubata. Il 21enne è stato arrestato il 31 dicembre, 5 giorni dopo l’incidente, dalla Polizia Stradale di Albano, con le ipotesi di reato di omicidio colposo, guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti, furto d’auto e guida senza patente. Attualmente si trova ancora all’ospedale Goretti, piantonato dalle Forze dell’Ordine.
Un appello che arrivava sì da un padre disperato, ma anche da un personaggio noto alle cronache per i suoi successi sportivi. Adolfo Manzi è conosciuto nell’ambiente dell’ippica con il soprannome di Ercolino: come fantino è stato vincitore del Palio di Siena nel 1973 e nel 1981.
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