Il Consiglio provinciale approva la mozione contro la sospensione di Cusani

cusaniStamattina il Consiglio provinciale ha votato il documento contro la sospensione del Presidente Armando Cusani. La votazione di un atto che sostanzialmente getta discredito sull’operato del Prefetto di Latina, Antonio D’Acunto, il quale a seguito di due condanne in primo grado di Cusani ne aveva disposto la sospensione.

E la mozione è stata approvata con 15 voti a favore. Quelli di Forza Italia, Lista Cusani e Fratelli di Italia, mentre il presidente del Consiglio Michele Forte ha votato contro e gli esponenti di Pd, Udc, Provincia Futura e Rifondazione hanno preferito lasciare l’aula.


COMUNICATO STAMPA – PDL-FORZA ITALIA  – FRATELLI D’ITALIA.-LISTA CUSANI:

Nella seduta odierna del Consiglio Provinciale è stata votata dagli scriventi gruppi la mozione con la quale abbiamo ribadito l’incompetenza del Consiglio a dare esecuzione alla dichiarazione prefettizia relativa alla sospensione del Presidente Cusani oltre a ribadire che la Legge Severino appaia , in maniera manifesta, violativa dei principi fondanti dell’ordinamento giuridico.

Pur se stanchi di ripetere da ormai tre mesi tali concetti ci teniamo ad evidenziare che la mozione non ha la finalità di garantire ad Armando Cusani alcuna restituzione di funzioni presidenziali ma solamente quella di acclarare una carenza di legittimazione del Consiglio a dare esecuzione alla dichiarazione del Prefetto.

Anche oggi, ma ormai la cosa non ci stupisce più, dobbiamo prendere atto di un atteggiamento incomprensibile e pretestuoso da parte del Presidente Michele Forte. A inizio seduta, e nei giorni scorsi tramite stampa, ha manifestato la volontà di raggiungere un’intesa su un testo della mozione che potesse essere condiviso e quindi votato anche dallo stesso.

Abbiamo inteso accogliere tale invito e quindi abbiamo emendato la nostra mozione uniformandola al testo elaborato e proposto dallo stesso Michele Forte.

Ebbene, il Presidente del Consiglio, ha comunque espresso un voto contrario senza fornire alcuna motivazione utile a spiegare tale sua ennesima acrobazia. L’operato di Michele Forte, oltre ad aver perso ogni connotato di terzietà, appare ogni giorno di più incomprensibile.

La minoranza, dal canto suo, anche nella seduta odierna, piuttosto che manifestare legittimamente il proprio voto contrario, ha preferito abbandonare l’aula.

Ciò che rammarica è che anche oggi l’opposizione non abbia sentito il bisogno di spogliarsi della propria logica di appartenenza ed esprimere un sentimento contrario ad una legge, la Severino, che viola principi fondamentali contenuti nella nostra carta Costituzionale.

Da parte nostra, lasciamo ad altri le sterili polemiche e pretestuose sceneggiate e ci concentriamo sull’imminente approvazione del Bilancio di Previsione attraverso il quale intendiamo completare il programma di Governo con cui siamo stati eletti, dando risposte concrete ai bisogni della gente ed alle esigenze del territorio.

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