Ora l’autorità portuale ha votato: approvate le linee guide per la variante al piano regolatore portuale che porteranno il pontile petroli Eni verso la spiaggia di Vindicio a Formia. Con “orgoglio e soddisfazione” il comunicato stampa del sindaco di Gaeta accoglie infatti l’approvazione delle linee guida per la variante portuale da parte dell’autority Civitavecchia – Fiumicino – Gaeta, arrivata lunedì.
Eppure nel comunicato non viene neanche menzionato, se non brevemente in conclusione come fosse il punto meno rilevante, il pontile petroli che, proprio dopo la votazione di lunedì scorso, a questo punto, sarebbe sempre più vicino al litorale di Vindicio nel Comune di Formia. Anche perché si fa già riferimento alla fase progettuale, e quindi al relativo affidamento, che a questo punto segna la votazione del comitato come il primo passo verso lo spostamento della piattaforma Eni.
Una vicenda che proprio nelle ultime settimane, e solo grazie alle rivelazioni della stampa, ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica l’ipotesi di insediamento della piattaforma petrolifera sulla costa formiana. Una vicenda che ha provocato un intenso e rapido susseguirsi di botta e risposta tra Gaeta e Formia, ricco di polemiche e scontri istituzionali, in merito al quale proprio il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo ha espresso tutta la propria disapprovazione nel metodo e sulle scelte compiute nella programmazione portuale, senza che queste fossero concordate col Comune di Formia.
Ora c’è però un atto ufficiale. Quale sia il peso di questa deliberazione, nella prospettiva dell’effettiva delocalizzazione a Vindicio del pontile, non è tuttavia ancora dato sapere. Certo è che le linee guida, oltre ad una serie di altri provvedimenti, contengono l’effettivo progetto di spostamento. E non sono perciò apparentemente serviti a molto gli incontri istituzionali di concertazione, né i comunicati stampa congiunti tra i due Comuni, che proclamavano tra l’altro l’inizio di una nuova stagione di collaborazionismo e superamento dei vecchi campanilismi.
Per ora da Formia non ci sono posizioni ufficiali rispetto a quanto avvenuto lunedì, se non una nota del vicesindaco di Formia Mariarita Manzo che rilancia ancora una volta l’istituzione dell’area sensibile.
Per tornare al comunicato di Mitrano, come detto, è importante riportare quanto affermato nell’unico, e ultimo, passaggio citato relativamente al pontile, ovvero che “all’interno della progettazione prevista nel nuovo piano regolatore, saranno esaminate le proposte progettuali di delocalizzazione del pontile petroli, la cui ‘nuova’ collocazione sarà oggetto di esame, discussione e condivisione in un apposito tavolo tecnico con l’Eni e con i Comuni limitrofi”.
Insomma apparentemente solo un impegno diplomatico, visto che già si parla di nuova collocazione, Vindicio appunto, come indicano le linee guida. D’altra parte le ipotesi alternative che eventualmente proporranno gli altri Comuni, saranno solo “esaminate”, il che non vuol dire accettate.
Ormai il meccanismo è stato innescato e per questo il presidente dell’autorità portuale Monti incassa i ringraziamenti di Mitrano, come da comunicato, anche se ora si attende la replica di Formia in questa partita appena cominciata. A chi resterà il cerino in mano?
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