Impianti sportivi del Comune di Fondi, il Pd Fiore: “Rivedere le convenzioni”

*Paganini a terra*
*Dall’Arnale Rosso al Palasport*

Convenzioni che sulla carta prevedono il pagamento di un canone ‘simbolico’ da parte delle società utilizzatrici degli impianti di proprietà del Comune, la cui gestione però allo stato dei fatti costa annualmente all’Ente decine di migliaia di euro, ed è in pratica in toto a suo carico.

A portare all’ordine del giorno la questione, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, il rappresentante del Partito democratico di Fondi Bruno Fiore, che, vista la prossima scadenza, propone adesso di rivedere tali accordi.


*Variante approvata durante l'ultimo consiglio*
*Spese quasi del tutto a carico del Comune*

“Gli impianti sportivi di cui è proprietario l’Ente sono lo stadio ‘Purificato’ di via Arnale Rosso, il campo di via Madonna degli Angeli, il Palazzetto dello Sport e la tensostruttura ‘Iacuele’”, scrive Fiore. “Questi impianti non sono gestiti in maniera diretta dal Comune ma, attraverso convenzioni stipulate nel settembre del 2012, sono affidate rispettivamente: lo stadio alla S.S. Fondi Calcio, il Palazzetto e la tensostruttura all’‘Polisportiva Fondi’. Non abbiamo avuto riscontro di convenzione stipulata con una qualche associazione sportiva per la gestione del campo di Madonna degli Angeli. Ebbene, secondo quanto previsto dalle rispettive convenzioni le associazioni e società utilizzatrici degli impianti dovrebbero corrispondere una minima tariffa per coprire parte delle spese. Abbiamo volutamente usato il condizionale perché, da quanto risulta dal Bilancio consuntivo 2013, approvato dalla maggioranza nell’ultimo consiglio, si registra che le entrate per l’utilizzo degli impianti sportivi sono stati di 7.550 euro, a fronte di costi sostenute dal Comune per euro 266.691,63. Ciò significa che questo ‘servizio a domanda individuale’ ha avuto una copertura economica di appena il 2,83%”.

*Bruno Fiore*
*Bruno Fiore*

Il rappresentante d’opposizione, viste le premesse, spinge per un deciso cambio di rotta: “Sarebbe opportuno rivedere completamente quelle convenzioni, anche in considerazione del fatto che entrambe hanno scadenza nel 2014, prevedendo la totale gratuità dell’utilizzo, senza la finzione del tariffario che non viene assolutamente rispettato”, dice. “Ma sarebbe opportuno che le nuove convenzioni prevedano anche un controllo preciso e puntuale del Comune sui bilanci delle società e associazioni sportive perché, se è giusto riconoscere l’alto valore sociale della pratica delle diverse discipline sportive, è giusto anche che queste siano gestite da associazioni non lucrative di nome e di fatto. Il controllo puntuale sulla natura non commerciale delle associazioni sportive dilettantistiche è garanzia di serietà e trasparenza. Se i rapporti tra queste associazioni e l’Ente comunale sono stati fino ad oggi oggetto di un tacito e non scritto accordo di accomodamento tra le parti, potendo diventare motivo di gratitudine verso gli amministratori, questo stato di cose deve assolutamente finire”.