***video***Pet coke Intergroup, Anas e Asl monitorano le operazioni di bonifica. Pietro Di Sarno: “Da noi massimo rispetto per l’ambiente”

Aggiornamenti sulle operazioni di bonifica

Proseguono in questi giorni sotto l’occhio vigile dell’Asl e dell’Anas le operazioni di bonifica dell’area circostante al deposito Intergroup di Sessa Aurunca. In sostanza la società spedizioniera, con il suo hub nel porto commerciale di Gaeta, dopo aver ricoperto lunghi tratti di Appia con terriccio, in corrispondenza dei canali di scolo delle acque piovane, ora sta proseguendo con la deposizione di teli impermeabili neri.


(da minuto 3.06)

*Pet coke affianco al deposito di Sessa Aurunca*
*Pet coke affianco al deposito di Sessa Aurunca*

Operazione che ha tuttavia allertato anche i tecnici Anas per controllare la corretta sistemazione dei teli, in modo che questi non rappresentino un pericolo per la circolazione stradale. Controlli che hanno corretto il tiro sulla posa di pietre utilizzate per non far volare via i teli.

In ogni caso va precisato che i residui di pet-coke dispersi lungo le banchine stradali, dai camion che fanno la spola tra il porto commerciale e il deposito di Sessa, non sono state rimossi, ma solo ricoperti. Mentre altri tratti stradali restano ancora come erano prima del sopralluogo di carabinieri di Sessa, Asl e ufficio ambiente del Comune in Provincia di Caserta.

L’incontro con Intergroup dopo il servizio sul Pet-Coke

*Operazioni di scarico del pet coke al porto di Gaeta*
*Operazioni di scarico del pet coke al porto di Gaeta*

Dopo avervi raccontato del trasporto e della perdita di materiale delle scorse settimane, cui hanno fatto seguito i sopralluoghi delle forze dell’ordine e degli organismi sanitari, con le dovute indicazioni secondo le prescrizioni di legge, siamo stati invitati da Intergroup presso i propri uffici di via Lungomare Caboto a Gaeta per alcuni chiarimenti.

L’incontro, nel corso del quale sia la società spedizioniera che la nostra troupe ha chiesto di poter accedere presso il porto commerciale con le telecamere, accesso poi negato dall’autorità portuale e dall’autorità delle Dogane per ragioni di tempo, è servito per conoscere meglio la società, le sue attività e i suoi vertici.

In particolare il Dottor Pietro Di Sarno, esponente dell’omonima famiglia proprietaria della società Intergroup, che ha ribadito “l’irrinunciabile etica professionale che ci spinge a mettere il rispetto per l’ambiente al primo posto, anche perchè al pari di chi protesta anche noi viviamo in questo territorio. In ogni caso – ha proseguito – siamo pronti ad aprirci alla cittadinanza, realizzando eventi aperti al pubblico, alle associazioni, ai comitati, per far conoscere ciò che facciamo e risolvere per sempre l’equivoco che vuole, nella convinzione collettiva, che l’Intergroup sia il porto commerciale: non è così”.

pet cokeProprio in tal senso ci sono stati mostrati i nuovi materiali che la società sta iniziando a commerciare, come il pellet naturale, perchè, oltre a rimanere sempre attenta alla possibilità di convertire i propri traffici verso i mercati più proficui, lo stesso commercio marittimo all’insegna della sostenibilità ambientale ha grandi margini di crescita. Per quanto riguarda il pet-coke, ha poi precisato Pietro Di Sarno, “a Gaeta movimentiamo volumi di gran lunga inferiori ad altri porti italiani, e in ogni caso si tratta di un mercato in forte decrescita. E lo stesso Pet-coke che movimentiamo è realizzato con sostanze meno inquinanti di altri materiali similari”.

Nel corso del giro perlustrativo all’interno del porto commerciale, poi, oltre a ricordarci le centinaia di dipendenti impiegati, più tutti i posti di lavoro creati nell’indotto, e le ricadute a livello turistico in termini di soggiorno e visite commerciali, abbiamo visto l’avanzato parco mezzi della società, punta di diamante anche di altri spedizionieri internazionali. Comprese le nuove strumentazioni per inibire totalmente la dispersione nell’aria di materiale polverulento.

 

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