Maggioranza spuntata a Lenola, le reazioni

*Maria Mastromanno*
*La dimissionaria Maria Mastromanno*

Reazioni ovviamente opposte, a Lenola, dopo le dimissioni dal consiglio comunale e la remissione della delega ai Servizi sociali da parte di Rita Mastromanno. Se dopo il suo forfait dalla maggioranza targata ‘Lenola Rinasce’ il Pd, di cui la civica è la maggiore, diretta espressione, conferma che il sindaco Antogiovanni e i suoi proseguiranno, l’opposizione, cavalcando la tigre, invita tutti a tornare a casa.

I democrat, “pur non condividendo la scelta” della Mastromanno, confermano “il pieno rispetto per la decisione presa”, esprimendole “un sentito ringraziamento per l’ottimo lavoro svolto con passione, competenza, altruismo, nei mesi passati alla guida dei servizi Sociali”. Ma, ciò che è più importante, assicurano “la volontà di proseguire nel lavoro amministrativo, che in questo primo anno di attività giudica ampiamente positivo, nel rispetto della volontà dichiarata dagli elettori, del programma concordato con la lista ‘Lenola Rinasce’, nell’unità e nell’impegno comune di tutti i consiglieri della maggioranza e delle forze politiche che la sostengono”.


*Antogiovanni al contrattacco*
*Il sindaco Andrea Antogiovanni*

Dall’opposizione del ‘Movimento civico’ vicino all’ex sindaco Gian Battista de Filippis, sul tema dimissioni, sottolineano “il coraggio e la dignità di reagire con messaggi chiari in momenti di confusione”. Per poi intervenire a gamba tesa: “Si è allontanata da un modo disordinato di fare amministrazione; da un clima caratterizzato da assenza di dialogo, rivelatosi mortificante riguardo a speranze ed entusiasmo. La situazione di reciproca diffidenza tra i consiglieri di maggioranza è stata subito palpabile, già dall’inizio del mandato. E ci hanno sempre fatto sorridere le dichiarazioni del sindaco tutte tese a minimizzare o a nascondere la grave situazione politico-amministrativa.
‘La nostra amministrazione’ – scrisse – ‘è caratterizzata da una normale dialettica che costituisce alimento della vita democratica’. Belle parole, che però davanti alle dimissioni di una consigliera comunale che non può nemmeno essere sostituita, suonano come una presa in giro verso il popolo e una grave bugia”.

*L'assessore Paola Izzi*
*L’assessore Paola Izzi*

Subito dopo, la minoranza alza sempre più il tiro. E, tanto per cambiare, chiede la testa del primo cittadino, “di fronte ai tanti problemi che ha al proprio interno, ci saremmo aspettate le sue dimissioni” , e dell’assessore Paola Izzi, di recente al centro di aspre diatribe sul ‘tramezzo-fantasma’ ma “incollata alla poltrona nonostante, ad oggi, dall’amministrazione non le sia arrivato un benché minimo cenno di solidarietà”.

Scontata, a questo punto, la sentenza politica: “Alla luce degli ultimi avvenimenti, la nostra opinione è che gli attuali amministratori abbiano già esaurito il proprio compito. Dimostrino di essere persone responsabili prendendone atto. Non ci vengano a dire che tutto ciò ‘è alimento della vita democratica’”.