Circolo Mario Mieli: Unioni gay, Latina esempio da seguire

Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli esprime soddisfazione per la mozione del Consiglio Comunale di Latina che chiede al Parlamento di legiferare in materia di unioni fra persone dello stesso sesso, arrivata dopo la nuova richiesta di trascrizione del matrimonio di Mario Ottocento e Antonio Garrullo, contratto in Olanda nel 2002.

 


*Antonio Garullo e Mario Ottocento*
*Antonio Garullo e Mario Ottocento*

Per Andrea Maccarrone, Presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli “la sentenza di Grosseto non poteva che attivare un inarrestabile effetto domino che mette ancora una volta alle strette una politica nazionale cieca e incapace di rilevare una realtà, evidente da decenni, fatta di persone che chiedono di vedere riconosciute le loro relazioni con gli stessi diritti delle coppie eterosessuali. La decisione del comune di Latina segna un  passo avanti nella lotta all’uguaglianza per le persone lesbiche, gay, bisessuali e trans e dimostra che la politica, se lo  vuole, può dare risposte positive ai bisogni delle persone”.

 

“Si apre adesso una vera e propria rivoluzione perché i Comuni italiani saranno in grado di raccogliere le richieste delle coppie omosessuali sposate all’estero, erodendo dalle fondamenta le posizioni ci chi ancora pretende di negare la piena uguaglianza a tutte le coppie senza distinzione di orientamento sessuale”.

Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli invita tutte le coppie gay e lesbiche che abbiano contratto matrimonio all’estero a sfruttare l’importante occasione offerta dalla sentenza di Grosseto, richiedendo la trascrizione della propria unione. Auspica che tutti i Comuni interessati scelgano di seguire l’esemplare posizione del Consiglio Comunale di Latina, dimostrando al Parlamento e al Governo che una discussione seria sul matrimonio egualitario non è più rimandabile.