Caos all’ospedale di Fondi, il Pd: “Colpa della Polverini”

*Caos continuo*
*Boccheggiante*

Il blocco, per il mese in corso, delle sale operatorie di Chirurgia ed Ostetricia? Semplice, diretta conseguenza delle politiche dell’allora governatrice regionale Renata Polverini. Almeno stando al Partito democratico di Fondi, intervenuto dopo le nuove polemiche a difesa dell’attuale presidente della Pisana Nicola Zingaretti e del ‘nuovo corso’ imposto, causa ristrettezze economiche, alla sanità pontina. Percorso obbligato e del resto già annunciato a più riprese dai vertici Asl.

Il cui teorema per il rilancio sanitario è in sostanza il seguente: stringere giocoforza la cinghia, mettere da parte ogni campanilismo, eliminare i doppi servizi e razionalizzare, all’insegna della funzionalità degli “stabilimenti di produzione”. Termine, quest’ultimo, utilizzato subito dopo il proprio insediamento dal manager Michele Caporossi. E che, nell’insieme, aiuta a rendere ulteriormente l’idea: prestazioni sanitarie sì, e magari anche di un certo livello; ma con l’occhio innanzitutto al portafogli.


*L'ex governatore del Lazio Renata Polverini*
*L’ex governatore del Lazio Renata Polverini*

STOP AL TURNOVER – Proprio in un’ottica generale di risparmio e ridistribuzione delle risorse, avviata oltre sette anni fa col Piano di rientro del comparto sanitario regionale, afflitto dai noti buchi milionari, si innesta un provvedimento dell’allora Giunta Polverini, datato settembre 2010 ed all’epoca pensato per un deciso restyling della rete ospedaliera laziale. Lo stesso provvedimento, dicono i democrat fondani, all’origine di molti degli odierni mali della sanità pontina, ultimo in ordine di tempo il caso delle sale operatorie del ‘San Giovanni di Dio’ di Fondi finite ‘in naftalina’ per mancanza degli anestesisti.

*La segretaria del Pd di Fondi Rosaria Alfinito*
*La segretaria del Pd di Fondi Rosaria Alfinito*

“L’attuale situazione non nasce oggi ma risale al momento del blocco del turnover e al Decreto 80 della Giunta Polverini che impediva definitivamente ogni assunzione cristallizzando praticamente l’esistente”, dice la segretaria del Pd Rosaria Alfinito. “In quel momento si è purtroppo cominciata a delineare quella che oggi si presenta come una vera criticità multifocale di tutto il Presidio Centro che, vantando in ogni settore organici piuttosto datati, ha cominciato da allora a subire progressive defezioni per cause fisiologiche a cui non si è potuto  nel tempo porre rimedio. Nel corso di un anno e mezzo-due anni si sono quindi depauperati fino ai minimi termini tutta una serie di settori sia medici che chirurgici, sia del Presidio che del Distretto senza che si riuscisse a intervenire minimamente. Si pensi alla Cardiologia, alla Medicina, alla Pediatria, ai Laboratori che hanno perso pezzi costantemente fino a ridursi drammaticamente in tutto il Presidio”.

*Personale all'osso*
*Personale all’osso*

La falcidia del personale per via del turnover non ha fatto eccezione per il Dipartimento chirurgico. “Da un anno e mezzo a questa parte sono cominciate le defezioni in particolare prima dell’Anestesia di Terracina, poi di quella di Fondi e quindi della Chirurgia di Terracina prima e poi di quella di Fondi. Solo che questa volta non si è trattato di soli pensionamenti, ma anche di trasferimenti più o meno imposti, come in parte per i Laboratori”.

ORGANICI RISICATI – Ed ecco quindi la minuziosa disamina dell’Alfinito, che fa la conta delle defezioni. “All’inizio del 2013 l’anestesia di Terracina ha perso una unità trasferita a Formia e poi la chirurgia di Fondi ha perso quello che per anni era stato il suo vanto, il dottor Baiano, trasferito a Formia, seguito poi  dal suo primo aiuto. Nel frattempo nel corso del 2013, sempre senza alcuna sostituzione, andavano in pensione un altro anestesista a Terracina e altri due a Fondi  mentre la Chirurgia di Terracina perdeva il professor Toccaceli, trasferito a Roma e quella di Fondi si vedeva privare della dottoressa Carnevale . Stessa cosa intanto accadeva anche alla Ostetricia e Ginecologia che nel corso dell’anno scorso, nel totale silenzio, perdeva due tra i più attivi dirigenti. Oggi,  sempre a Fondi, l’Anestesia deve fare a meno del dottor Carnevale, prossimo alla pensione, e la Chirurgia ha dato l’addio al dottor Persico Stella che ha scelto di tornare a Roma”.

*L'ospedale Fiorini di Terracina*
*L’ospedale Fiorini di Terracina*

Defezioni in serie che, come con la classica coperta di Linus, hanno portato alla situazione odierna. “E’ evidente che, ferma restando la necessità di continuare a garantire le attività di guardia h24 di Ostetricia a Fondi e di Chirurgia a Terracina, viste le deficienze organiche che si sono venute a determinare a vario titolo nel corso degli ultimi anni, l’unica possibilità di gestire la quotidianità a salvaguardia della popolazione, resta la capacità di razionalizzare l’utilizzazione dell’esistente sia dal punto di vista degli organici che da quello delle strutture. Le Chirurgie già da qualche mese stanno virtuosamente facendo gruppo unico concentrando la gestione delle urgenze  chirurgiche a Terracina con il contributo di tutti i Dirigenti del Presidio che peraltro poi si fanno carico delle varie attività routinarie distribuendosi nei due ospedali a prescindere dalla Struttura di appartenenza”.

Ecco, ad oggi, la situazione delle Camere operatorie così come illustrato dal Pd.

A Terracina i Dirigenti anestesisti  attivi sono 7 ( 4 con Legge 104) più 1 a metà con Sezze e si fanno carico di una attività di Guardia Chirurgica h24, dell’attività di elezione plurispecialistica (circa 100 ore settimanali) e della gestione di tutti i trasferimenti anche per Fondi che non se lo può permettere.

A Fondi ci sono ora 4 Dirigenti attivi, uno in malattia, uno non idoneo ed uno in procinto di pensione, che si fanno carico di una guardia Ostetrica h24 ed un minimo di attività di elezione decisa secondo le possibilità, ma senza trasferimenti, delegati ai Dirigenti di Terracina.

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*Interazione forzata tra le equipe*

INTERAZIONE DI NECESSITA’ – “A questo punto la situazione vede il Blocco operatorio di Terracina occupato in tutti i suoi spazi logistici dalla sua componente polispecialistica e in crisi di personale e d’altra parte il Blocco di Fondi con spazi liberi, personale disponibile, ma senza Dirigenti Anestesisti. L’unica opzione possibile resta quindi oggi quella di spostare a Fondi alcune attività di Terracina che non hanno bisogno di un intervento diretto dell’anestesista con l’intento di riuscire ad aprire spazi a Terracina per ospitare alcune attività della Chirurgia di Fondi che abbisognano del anestesia generale. E’ in realtà ciò che, con l’appoggio e il consenso dell’Azienda si sta cercando di fare, pur con mille difficoltà, logistiche, ambientali ma anche caratteriali e personali, tant’è che l’ Orl (Otorinolaringoiatria, ndr) di Terracina ha già effettuato più volte sedute a Fondi e la prevista seduta dell’Oculistica di venerdì ultimo scorso è andata persa solo per problemi cardiologici della paziente più grave. Tutto ciò in attesa che l’arrivo delle agognate deroghe dalla Regione permetta di ritornare ad attività regolari e stabilizzate. In una situazione di così grave criticità di tutto il sistema sanitario regionale non è certamente pensabile di poter mantenere nel nostro Presidio una reiterazione di quanto mantenuto finora con duplicati non più  sostenibili da risorse organiche sempre più esili”.

L’ANALISI – Alla fine, dal Pd, un concetto che tra le righe ha il sapore di un mea culpa politico: “L’errore probabilmente è stato quello di assistere in tutto questo tempo al depauperamento dei vari servizi senza avere la forza, le idee e la capacità di fermarlo in  tempo o almeno di prevedere il declino e provare a evitarlo programmando un futuro di gestione sanitaria territoriale più aderente alle necessità economiche e organizzative del Paese”.

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