Ancora pet-coke, ancora a cielo aperto, questa volta a pochi metri dal fiume Garigliano. Per questo motivo i carabinieri di Sessa Aurunca questa mattina hanno proceduto al sequestro dell’area ricoperta dal carbon-petrolio. La porzione di terreno, i cui confini sono il fiume, la tratta ferroviaria Roma-Napoli e la via Appia, si trova al chilometro 157,800 della stessa strada statale Appia, in direzione Roma.
Tutto è partito dopo un sopralluogo di Legambiente di Sessa Aurunca, su segnalazione dell’associazione Big Brother, a seguito della scoperta di un interramento di materiale che, alla vista e al tatto, si presenta, presumibilmente, come pet coke. A quel punto sono stati allertati il responsabile Ambiente del comune di Sessa e i Carabinieri che, una volta giunti sul sito, hanno confermato la presenza del pet-coke procedendo al sequestro.
I militari hanno contestualmente avviato le procedure per l’individuazione dei proprietari o usufruttuari del fondo. Successivamente sono stati proprio gli attivisti di Legambiente Sessa a recarsi presso la stazione dei Carabinieri di Baia Domizia, consegnando copia delle fotografie che nel frattempo avevano scattato sul sito, formalizzando la denuncia per lo sversamento di pet-coke corredato dagli esposti fatti alla fine di marzo e all’inizio di aprile a tutte le autorità, laziali e campane, rispetto alla grave situazione riguardante lo sbarco, il trasporto e lo stoccaggio a cielo aperto del pet-coke lungo la via Appia.
Esposti seguiti al precedente blitz e alla conseguente intimazione di bonifica, da parte di Asl e carabinieri, del deposito Intergroup e dell’area circostante presente nel territorio comunale di Sessa Aurunca.
Pet-coke e Intergroup, l’ultimo mese
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