Flop europee, Simeone non se l’aspettava e Cusani fa finta di nulla. Fazzone tace

*Il consigliere regionale Simeone*
*Il consigliere regionale Simeone*

“Questo risultato della Mussolini non ce lo aspettavamo proprio”. Se a parlare fosse uno qualsiasi, l’espressione sarebbe ascrivibile ad uno dei tanti commenti da bar delle ultime ore. Ma a ripetere quelle parole oggi, più volte, è stato niente meno che Pino Simeone, consigliere regionale di Forza Italia vero e proprio trait d’union tra Fazzone e Cusani, e che  come loro esce dalle europee momentaneamente sconfitto per via della mancata elezione dell’ex presidente della Provincia. Simeone, elemento di spicco in questa campagna elettorale per Cusani, ha manifestato più volte il suo sgomento verso la pesante battuta d’arresto causata proprio dal super risultato della Mussolini.

Ma ci potrebbe stupire proprio dello stupore di Simeone, visto che un errore di valutazione simile porterà a cancellare un sistema di potere ventennale in cui l’attuale consigliere regionale formiamo, Cusani e Fazzone hanno giocato un ruolo da assoluti protagonisti. Capire la causa della mancata elezione non è facile: da un lato si potrebbe pensare che Berlusconi abbia  volutamente scelto di sacrificare il serbatoio di voti pontino inserendo la Mussolini come traino del collegio centro che altrimenti sarebbe crollato ancora di più nelle presenze.Dall’altro, invece, è lecito pensare che Cusani & co non abbiamo preso in considerazione tutte le possibili variabili elettorali ( astensionismo, effetto Renzi, altre candidature forti in lista…) pensando che, in ogni caso, il nome di Cusani e lo sforzo di Fazzone si sarebbero tradotti in una vittoria certa indipendente da tutti gli altri fattori.


"Armando Cusani"
“Armando Cusani”

Forse il coordinatore regionale si era accorto di qualcosa quando aveva chiesto a Cusani, in un pranzo elettorale a Latina, di impegnarsi di più sul territorio. E l’ex presidente della Provincia alla fine ha corso davvero: ma a nulla sono valsi, nell’ordine, le telefonate di Berlusconi, la maxi cena a borgo Piave, i tour fuori regione, lo spot

Dal canto suo, Cusani cerca una improbabile consolazione nella vittoria morale parlando di risultato strabiliante: «Non posso che essere felice del consenso che gli elettori mi hanno accordato. A tutti coloro che hanno espresso la mia preferenza va un mio sentito ringraziamento. Anche se i seggi non sono sufficienti a conclamare la mia elezione al Parlamento Europeo, posso ritenermi più che soddisfatto del risultato che non ho raggiunto da solo bensì con il supporto del partito ed il sostegno di una squadra che ha lavorato per me con passione e professionalità. È con loro e con tutti gli elettori che hanno fatto il tifo per me che devo condividere questo traguardo importante».

E Fazzone: con questa sconfitta apre una ulteriore frattura tra sé ed il partito di Latina oggi retto da Alessandro Calvi. Molti sono arrabbiati perché l’impegno profuso per Cusani ha portato ad un risultato comunque deludente, visto che lo stesso Fazzone non si è accorto ( sarà vero?) di quanto potesse essere pericolosa la Mussolini sotto il profilo elettorale spingendo Cusani in una zona grigia nel quale rischia di rimanere sino a quando qualcuno non lo risarcirà politicamente. E chi potrà mai riparare a questo incidente di percorso? Certo non Berlusconi, ormai finito.

Intanto l’attesa per Cusani potrebbe terminare a breve: mercoledì il consiglio nazionale di Forza Italia chiarirà definitivamente quale sarà la squadra da mandare in Europa tenendo conto delle varie opzioni degli eletti.