Un’Altra Città interviene per muovere critiche e dare suggerimenti sul piano parcheggi a Formia

multipiano formiaL’associazione un’Altra Città interviene sulla riorganizzazione dei parcheggi a Formia.

Diciamo subito che non ci piace la delibera che dal 1 giugno dovrebbe riordinare e disciplinare in via sperimentale i parcheggi al centro di Formia per ridare impulso al commercio formiano.


Non ci piace perché costringerebbe i residenti del centro ad un’odissea giornaliera fatta di continui spostamenti della propria auto e perché questa azione, se non inserita in un programma a più ampio respiro, da sola non basterà certo a trasformare Formia in una meta turistica, unica condizione per riportare il commercio e l’economia cittadina ai fasti degli anni ‘80.

Tuttavia la stagione estiva è alle porte e, benché siamo di fronte alla solita politica dell’emergenza, siamo qui a dare volentieri il nostro contributo affinché l’azione messa in campo produca reali miglioramenti nella vivibilità della città e scongiuri il ripresentarsi dell’annoso contrasto tra commercianti e residenti del centro.

La delibera poteva avere un qualche senso se il parcheggio multipiano delle Poste fosse stato messo a disposizione 24 ore. Ma ci rendiamo conto che, così facendo, la struttura da poco inaugurata rischierebbe di trasformarsi in un deposito di auto. Per questo chiediamo all’Amministrazione di prendere in considerazione questa nostra proposta, che ha il pregio di liberare posti nelle vie centrali e al contempo salvaguardare il diritto di chi abita il centro cittadino a parcheggiare la propria auto nelle vicinanze di casa.

Dopo aver avuto dialoghi informali con esponenti della stessa Amministrazione, dell’Associazione Le Due Torri, dopo aver ascoltato le esigenze dei residenti ed aver dialogato con la Società che gestisce i parcheggi, la S.I.S. S.r.l, considerate le esigenze dei pendolari, Un’Altra Città propone:

– di non far valere l’abbonamento nelle vie indicate dalla delibera, ad eccezione dei domiciliati presso tali vie.

– di anticipare l’apertura del Multipiano delle Poste dalle 07:00 alle 05:00 per consentire ai pendolari di parcheggiare la propria auto in tempo utile per recarsi alla stazione FF.SS.

– di mantenere l’attuale regime a pagamento del Multipiano delle Poste ad eccezione di tutti i titolari di abbonamento ferroviario, ai quali va offerta la possibilità di usufruire di un prezzo politico, alla stessa stregua del Multipiano della Stazione FF.SS., ma fissando il prezzo giornaliero ad 1 euro invece che 2 euro, in considerazione della maggiore distanza e quindi del maggior disagio rispetto a chi parcheggia direttamente in Stazione FF.SS.

La soluzione proposta nasce dalla disamina fatta sul campo, che in mancanza di dati certi e digitalizzati, ha il pregio di fornire in tempo reale e con ottima approssimazione il numero di stalli di cui abbisognano i domiciliati, al netto delle auto parcheggiate dai pendolari, dagli stessi commercianti e da chi lavora lungo le vie del centro. Ebbene, mercoledì 28 maggio, alle ore 21:50, con tutti i bar e i locali del centro aperti, gli stalli liberi erano ben 78, cifra evidentemente destinata ad aumentare almeno fino a 100 a locali chiusi. Ciò significa che per favorire un riciclo di posti su via Vitruvio, via Rubino, via Mamurra, via XXIV Maggio, via Lavanga e via XX Settembre, non serve costringere i domiciliati ad un’odissea giornaliera, ma più semplicemente disciplinare la sosta dei pendolari e di chi lavora lungo le vie del centro.

Lasciamo alla S.I.S. S.r.l. e alla stessa Amministrazione l’elaborazione di un sistema per rilasciare i permessi suindicati, ma è facile immaginare che potrebbe bastare la presentazione allo sportello della Società di un semplice certificato di domicilio.

Ci preme sottolineare come il permesso vada rilasciato solo ai domiciliati e non genericamente ai residenti delle vie interessate.

 

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