Abbott, accordo con gli americani per i diritti sui farmaci generici. Ora si teme per lo stabilimento di Aprilia

abbvieAGGIORNAMENTO – Il gruppo farmaceutico Usa Mylan ha siglato un accordo per acquisire dalla rivale e connazionale Abbott Laboratories i diritti su 100 farmaci generici per 5,3 miliardi di dollari in azioni. L’operazione garantirà a Mylan 1,9 miliardi di ricavi in più all’anno. Abbott guadagna oltre il 2% in pre market al Nyse, mentre Mylan segna un rimbalzo di quasi il 6% al Nasdaq.

Buone notizie per la Abbott dunque, a quanto sembra no. Grazie a questo accordo alcune produzioni saranno spostate nei Paesi Bassi svuotando di fatto parte dello stabilimento di Campoverde. A lanciare l’allarme è la Cisl, che già guardava con timore la scissione della società in due rami, Abbott e Abbvie avvenuta nel 2012.


“La società AbbVie ha già annunciato che il servizio paghe sarà esternalizzato, così come ormai avviene in quasi tutte le aziende, e che curerà invece in prima persona il servizio finanziario”, spiega la Cisl. “Ciò determinerà problemi di esubero sul personale di Abbott che si è occupato, fino ad ora, di questi settori per conto di AbbVie, situazioni che come sindacato dovremo necessariamente gestire. Un altro problema è quello legato all’attuale sede di Campoverde, della quale la multinazionale non è più proprietaria. Proprio per questo è imminente il trasferimento nell’area romana dei suoi attuali uffici pontini, poiché al momento della scissione si erano venute a creare due sedi amministrative. Una situazione che sta producendo profondo allarme tra il personale che non riesce a capire bene quali potrebbero essere le conseguenze di queste decisioni”.

Cisl ha chiesto un incontro urgente alla dirigenza aziendale.

AGGIORNAMENTO ore 17.25 17 luglio 2014 – INTERVENTO FILCTEM CGIL – Le notizie diffuse negli ultimi giorni inerenti alla multinazionale Abbott, hanno avuto come naturale risultato quello di mettere in preallarme le Organizzazioni sindacali e i lavoratori. Tant’è che la Filctem-Cgil di Latina, essendo stata la prima ad apprendere la notizia, ha immediatamente fatto partire in data 15 luglio, una richiesta unitaria di incontro alla Direzione di Abbott.

Già nel corso del 2012, la Società Abbott si era dotata di un diverso assetto scindendo un ramo d’azienda, quello produttivo, generando la Società AbbVie Srl.

Proprio alla luce di questi cambiamenti, come organizzazione sindacale, ci aspettavamo la notizia, che tra l’altro aleggiava nell’aria da parecchio tempo, dell’interruzione di tutti quei servizi che Abbott gestiva per conto AbbVie, e dello spostamento della sede amministrativa di Abbott da Campoverde a Roma. Resta inteso che la decisione della Multinazionale, a nostro avviso, non può impattare esclusivamente sui lavoratori che già vivranno il disagio di vedere spostata la loro sede di lavoro, con le conseguenti ripercussioni.

Quello che ci preoccupa maggiormente sono invece le ripercussioni produttive che potrebbero ricadere sul sito AbbVie e sul sistema ISF di Abbott, dopo la vendita da parte di quest’ultima dei così detti farmaci maturi, ovvero quei prodotti non più coperti da brevetto, alla multinazionale Mylan. Va ricordato inoltre che le produzioni fatte da Abbvie nel sito di Campoverde, vertono quasi esclusivamente sui contratti forniti da Abbott.

Sarà nostro compito, nel futuro incontro unitario, cercare di capire in quale direzione si voglia muovere la Società e quali siano i risvolti sui dipendenti delle due aziende.