“Sistema Forte”, “Le Fosse” e “Formia Servizi”, Un’altra città: “A Formia vige la doppia morale”. Il movimento teme il commissariamento del Comune

un'altra-cittàNel volgere di pochi giorni la nostra città è divenuta teatro di attenzioni di diversa natura da parte della magistratura. Sono sotto gli occhi di tutti i testi delle prime sconcertanti intercettazioni.

Il “Sistema Forte” e l’accusa di associazione a delinquere, il danno erariale di 1.427.000 euro a scapito della comunità formiana per la questione Formia Servizi e la conseguente sconfessione di quanto affermava Bartolomeo, la riapertura dell’inchiesta su “Le Fosse” che coinvolgerebbe, tra gli altri, lo stesso Bartolomeo, il solito Calvano e la dirigente Terreri, cinque dirigenti (sei con la Terreri?) a diverso titolo e politici protagonisti nelle diverse amministrazioni, compresa l’attuale, ci indicano come quello che prima veniva solo sospettato, e che ha portato l’attuale maggioranza a definirci “presuntuosi” per non aver aderito alla richiesta di accordo e “pretestuosi” nelle nostre richieste quotidiane di legalità e trasparenza, sembra oggi avvalorare quel giudizio politico.


"Michele Forte"
“Michele Forte”

Riteniamo che le ultime elezioni amministrative siano state una vera e propria forzatura volta a mantenere lo status quo. Come altrimenti andrebbero inquadrate le alleanze sancite con Benedetto Assaiante, Luigi Favoccia ed Erasmo Picano, i cui esiti sono rappresentati rispettivamente da uno stipendio da cerimoniere, da un posto privilegiato e personalizzato accanto al Sindaco, dalla dirigenza ai Servizi Sociali affidata a Rosanna Picano, già titolare della Polizia Municipale? Per tacere di quanto ci toccherà ancora e purtroppo apprendere, stando alle indiscrezioni che si rincorrono in città.

"Il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo"
“Il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo”

D’altronde che tutto questo sarebbe avvenuto era già ben chiaro dall’andamento delle primarie del centro-sinistra, in cui per l’attuale sindaco andarono a votare molti protagonisti della precedente amministrazione, come quell’Antonio Calvano, al quale fu addirittura proposto di presentare una sorta di “prestanome” nelle liste pro-Bartolomeo, a causa dell’evidente forzatura di una sua candidatura diretta.

Noi denunciammo sul piano politico questa deriva morale. Oggi la denuncia arriva direttamente dalla magistratura. Diventa difficile far credere alla popolazione e, soprattutto ai propri elettori, che non si sapesse nulla circa le attività di propri alleati, come accaduto con Giovanni Valerio. In realtà oggi appare evidente come tutti sapessero. Ora ciò che ci preoccupa enormemente sono gli esiti sull’Amministrazione della nostra città, la quale potrebbe essere costretta ad un lungo periodo di commissariamento con esiti catastrofici sotto il profilo economico e di immagine. E non solo. A preoccupare è il clima stesso che si respira, tra accuse e controaccuse fra gli stessi cittadini, tra chi si dice vittima, chi non accetta il ruolo di carnefice e chi punta il dito. Qui non si tratta di “fare di tutta un’erba un fascio” o di dare sentenze definitive, le quali spettano esclusivamente alla magistratura. Qui si tratta di fare uno scatto in avanti di chiara matrice culturale. Formia non può, non deve, diventare la città della “doppia morale”.

"Consiglieri di maggioranza"
“Consiglieri di maggioranza”

La nostra preghiera è di non continuare con le forzature, come già appare la convocazione del Consiglio Comunale del 5 agosto prossimo sul Prg. Ciò spaccherebbe in due la comunità, la quale ha invece bisogno, da una parte di ripartire forte ed unita verso uno sviluppo economico, turistico, e sociale sano, dall’altra di recuperare il senso di appartenenza al territorio e fronteggiare l’invasione di capitali di dubbia provenienza e il conseguente disfacimento culturale.

La riflessione finale che chiediamo di fare ai protagonisti di questo spettacolo imbarazzante è una riflessione di responsabilità. Chiediamo di riflettere bene se non sia il caso di liberare la città da questo fardello, di anteporre il bene comune al legittimo interesse privato alla difesa, di donare alla città, a Formia, il diritto a costruirsi una speranza verso un altro futuro ed avere una classe politica  e dirigenziale del tutto slegata dal passato, alla quale affidare un compito sì arduo e faticoso, ma necessario, terribilmente necessario, prima che sia troppo tardi.