Moria di pesci nel lago, la proprietà ha raccolto 7 quintali di carcasse, problema risolto? Si legge tra le righe ma su questo il consigliere Piero Giuliani ha qualche perplessità. Sette quintali, sembrano pochini rispetto alla mole di pesce che galleggiava sul lago e rispetto anche a quanto ancora si può trovare sugli argini ad esempio dietro il centro visitatori del Parco Nazionale del Circeo. Ieri mattina anche gli agenti della polizia locale hanno effettuato un sopralluogo sulle rive del lago confermando per l’appunto la presenza di molti pesci morti alla fine dei sentieri del parco. Quindi?
“Da un sopralluogo effettuato dalla Polizia Locale di Sabaudia – fa sapere Giuliani – è emerso che, nel braccio retrostante la Sede dell’Ente PNC, ci sono quintali di pesci morti sulle rive ed in mezzo al Lago di Paola.. Eppure il Sig. Bazuro è stato molto solerte ad inviare una nota in cui diceva che aveva rimosso 7 quintali di pesci. Ma non si è accorto che ancora ce ne sono degli altri. Strano che un proprietario non controlli la sua tenuta. Sarà dovere dell’Amministrazione invitare gli eredi a pulire il lago dalle carcasse ittiche ormai in avanzato stato di decomposizione”.
Secondo Giuliani quindi l’amministrazione comunale dovrebbe provvedere con un altro provvedimento, dopo la prima ordinanza per sollecitare, una pulizia più accurata. Non è mancata poi una sferzatina alle associazioni ambientaliste. “Come è strano pure – conclude Giuliani – che alcuni ambientalisti, a organizzatori di manifestazioni a tema nello stesso sito tacciano sull’argomento. Eppure li abbiamo visti in azione alla ricerca ed alla
documentazione di discariche abusive in luoghi nascosti. Qui invece che sono visibili a tutti non se ne sono accorti. Visto che la loro azione è improntata alla lotta contro l’inquinamento, la riflessione nasce spontanea. Se la legge vieta il sotterramento di carcasse animali per pericolo di inquinamento, i pesci morti, in seguito alla decomposizione, non inquinano? Dove vanno a finire la cadaverina e la putrescina?”
