Dal Sistema Formia al Consiglio comunale: l’assessore Masiello rinvia il punto su “Irlanda immobiliare”

"L'area dove doveva sorgere l'edificio residenziale di Irlanda Immobiliare"
“L’area dove doveva sorgere l’edificio residenziale di Irlanda Immobiliare”

L’ultima volta che Irlanda Immobiliare, prima di sparire nell’oblio, ha ottenuto la ribalta delle cronache, è stato con il Sistema Formia, all’interno del fascicolo numero 30, per l’ipotesi di associazione a delinquere all’interno del Comune di Formia. Così quando negli ultimi giorni è stato pubblicato sul sito del Comune l’ordine del giorno del Consiglio che si è svolto lunedì, non poteva non risaltare all’occhio il punto numero 11: “Irlanda Immobiliare – Istanza Prot. 39095 del 24. 07. 2009 e successive proprietà Irlanda Immobiliare Srl – realizzazione edificio variante esecutiva a approvazione”. Si è fatto un gran parlare, forse troppo. Così l’attesa è stata delusa, perché l’assessore all’urbanistica Giuseppe Masiello ha annunciato il rinvio del punto, contestualmente a quello precedente. Ma cosa contengono le circa 60 pagine del fascicolo di indagine del sistema Formia relativamente all’Irlanda Immobiliare? Ma soprattutto perché quel progetto, peraltro già oggetto di sequestro degli incartamenti da parte del Nipaf, con tutto ciò che si porta dietro è tornato in Consiglio per poi essere ritirato?

L’ordine del giorno del Consiglio comunale di lunedì. Al punto 11 “Irlanda immobiliare, poi ritirato


"La pregevole panormaica di viale Unità d'Italia"
“La pregevole panormaica di viale Unità d’Italia”

Il Sostituto procuratore della Repubblica di Latina Giuseppe Miliano, titolare dell’indagine, procede sull’attività di indagine della collega Olimpia Monaco che indaga a seguito di un esposto in Procura, dell’ex geometra del Comune Giuseppe Marciano, dopo l’approvazione di due delibere di Consiglio comunale del 2010, relative alla variante al piano regolatore, con aumento illecito di volumetrie, al fine di realizzare un edificio residenziale in viale Unità d’Italia. Marciano procede chiamando in causa la Procura perché sbalordito dal fatto che mai si erano effettuate varianti al Prg a beneficio di un privato. Insomma le segnalazioni fanno credere nell’interesse privatistico, specie di alcuni politici, che la costruzione del palazzo fronte mare avvenga per scambio elettorale, anche grazie alle indicazioni e alle contestazioni fornite dall’attuale sindaco, allora tra i banchi dell’opposizione.

*L'ex assessore ai lavori pubblici e cerimoniere dimissionario del sindaco, Benedetto Assaiante*
*L’ex assessore ai lavori pubblici e cerimoniere dimissionario del sindaco, Benedetto Assaiante*

Ma veniamo alle intercettazioni. Prima fra tutte uno scambio tra l’allora dirigente all’urbanistica Roberto Guratti e il presidente della commissione urbanistica Luigi Scafetta nel febbraio 2012. E quest’ultimo sottolinea: “un conto che piglia impegni elettorali e poi … ritornando al discorso di Irlanda Immobiliare no? Se non fosse stato per gli impegni elettorali col cazzo avremmo fatto delle forzature, così come quell’altra … cooperativa Luci sul Golfo”. E ancora, su Luci sul Golfo, anche questa finita nell’indagine per associazione a delinquere, Scafetta sottolinea come si sia fatta la figura dei “peracottari” dopo le rivelazioni giornalistiche sui componenti della cooperativa tutti riconducibili all’Udc. Guratti replica: “ma ce lo avevamo pure detto sinceramente – guarda che qua vi fate male … ci facciamo male”. Guratti e Assaiante parlano poi di una corsa contro il tempo per portare in Consiglio la pratica Irlanda: “però io – afferma Assaiante – questa preoccupazione che hai tu non ce l’ho, perché questa corsa che noi stiamo facendo è una corsa che stiamo facendo per mettere a posto le carte, non per l’aumento”. E Guratti: “su questo siamo d’accordo”.

"Roberto Guratti"
“Roberto Guratti”

Ancora Assaiante: “E quindi io, io quando vado in Consiglio e vado a parlare di diminuzione di cubatura”. Guratti: “Sì”. Assaiante: “a me che cazzo … che è aumentata la cubatura, hanno fatto un errore, stiamo riparando, c’è stato un errore …”. Insomma ci sono nel fascicolo altre intercettazioni che vedono protagonisti Assaiante, Guratti e Scafetta su tutti, dalle quali, secondo l’esito conclusivo d’indagine, la Procura ipotizza forzature amministrative di natura politica per l’aumento di cubature e i cambi di destinazioni d’uso con varianti al piano regolatore. Il capo d’imputazione è l’abuso d’ufficio per Guratti e Luigi Nardella