Intimidazione a mano armata alla Ambroselli di Castelforte

*L'auto ritrovata a Castelforte*
*L’auto ritrovata a Castelforte*

AGGIORNAMENTO – Purtroppo non ci sono più dubbi. La gestione del ciclo dei rifiuti è sullo sfondo del gravissimo ed inquietante atto intimidatorio consumato nella tardata serata di ieri giovedì  in via Petrete, a Castelforte. Ignoti, probabilmente due persone, hanno sparato almeno due colpi di fucile nei confronti dell’ingresso principale dell’abitazione di Antonio Giuliano, di 66 anni, e della moglie, Maria Assunta Ambroselli, di 65 anni, quest’ultima conosciuta per essere l’amministratrice dell’omonima società che gestisce il ciclo dei rifiuti integralmente in alcuni comuni del sud-pontino, Castelforte, San Cosma e Damiano e Spigno Saturnia, ed è impegnata  con un proprio stabilimento per il trattamento e stoccaggio dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata effettuata in altri comuni del comprensorio, in primis Formia.

La dinamica di quanto è avvenuto è al vaglio dei Carabinieri della stazione di Castelforte e della Compagnia di Formia, gli stessi che, guidati dal Capitano Giovanni De Nuzzo, questa mattina hanno rinvenuto non molto lontano dall’abitazione dei coniugi Giuliano, una strada di campagna che costeggia uno dei depositi della ditta Ambroselli e lo stesso cimitero  di Castelforte, un’Alfa 156 con all’interno  due passamontagna ed un fucile a canne mozze, lo stesso utilizzato per sparare e lanciare l’ennesimo messaggio intimidatorio nei confronti di una famiglia imprenditorialmente conosciuta, stimata e, per questo motivo, molto temuta in questo settore.


L’auto rinvenuta dai Carabinieri è risultata intestata ad un pensionato di 70 del posto, che ha dichiarato il furto nella giornata di ieri. Gli inquirenti hanno sequestrato l’Alfa nel cui abitacolo – è trapelato – hanno rinvenuto importanti elementi che potrebbero consentire di risalire agli autori dell’attentato.

Gli spari di ieri sera, comunque, non vogliono uccidere ma per poco non hanno avuto un epilogo drammatico: Antonio Giuliano, che della ditta “Ambroselli Maria Assunta” è ufficialmente il gestore, è stato colpito da un infarto e ora si trova in gravi condizioni presso l’ospedale Dono Svizzero di Formia.

Quello di ieri, comunque, è il secondo atto intimidatorio compiuto ai danni della famiglia Giuliano Ambroselli nel giro di 20 giorni: ignoti avevano sparato in piena notte alcuni colpi di fucile sulla facciata dell’abitazione  del figlio di Antonio, Enrico, di 43 anni, in via delle Terme dove si trovava con la moglie e i tre figli.

Enrico Giuliano, sotto shock, non si capacita ancora di quanto è avvenuto di nuovo ai danni della sua famiglia. Quegli spari probabilmente sono la risposta da parte di chi o di coloro non hanno gradito le iniziative legali dell’imprenditore di Castelforte contro la gestione monopolistica dell’affaire dei rifiuti in provincia di Latina? Le indagini dei Carabinieri lo diranno nei prossimi giorni.