BATTERIOSI DEL KIWI, BUONE NUOVA DAL CONVEGNO ORGANIZZATO DA COLDIRETTI

Si è svolto a Latina presso l’agriturismo “Oasi Serena” di Borgo Bainsizza, un convegno organizzato dalla Coldiretti pontina per fare il punto sull’annoso problema della batteriosi del kiwi. “Si tratta – ha detto il direttore di Coldiretti Latina, Saverio Viola, di un appuntamento da cui è venuto un serrato confronto con esponenti della politica regionale, dirigenti della Regione Lazio e del mondo della ricerca”. Oltre ai massimi vertici della Coldiretti pontina, con a capo il presidente provinciale, Daniela Santori, presenti il presidente regionale di Coldiretti Lazio, Massimo Gargano, e il direttore regionale Coldiretti Lazio, Aldo Mattia, che ha coordinato i lavori. La Coldiretti pontina grazie all’imponente mobilitazione dei mesi scorsi ha ottenuto una Legge Regionale sulle fitopatie che ha voluto con vigore e forza impostando, insieme ai tecnici, anche le linee di indirizzo di un provvedimento atteso e davvero importante per dare nuovo slancio e uno scenario di fiducia al settore. “Ora, però – ha sottolineato Viola – è indispensabile, unitamente alla Regione Lazio, uno sforzo ulteriore per reperire i fondi nazionali e regionali necessari a superare questa grave emergenza”. Novità dall’incontro, il sindaco di Cisterna di Latina, Antonello Merolla, questa mattina alle 12, sarà ricevuto dall’onorevole Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e responsabile di Industria ed imprenditoria, proprio per relazionare in merito alla drammatica situazione in cui versa il kiwi a causa dell’aggressivo attacco della batteriosi che sta azzerando la produzione di uno dei pilastri dell’economia agricola non soltanto locale ma nazionale. “Ringrazio  il Senatore Claudio Fazzone – ha detto il Sindaco Antonello Merolla – per l’iniziativa che aveva annunciato nel corso del Consiglio di sabato scorso e che puntualmente ha mantenuto. L’interessamento dell’onorevole Tajani alla vicenda del kiwi è un fatto assolutamente positivo soprattutto in vista di un intervento, necessario, presso il governo nazionale e quello europeo. Solo attraverso la costituzione di un fronte istituzionale comune, infatti, possiamo sperare di arginare un nuovo e durissimo colpo alla nostra già duramente provata economia locale”.

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