ITRI, DE SANTIS: “VALUTIAMO L’USCITA DA ACQUALATINA”

*Umberto Papa, a sinistra, con il sindaco Giuseppe De Santis*

Anche Itri fuori da Acqualatina? La minaccia, contenuta in una nota diramata lunedi dal sindaco Giuseppe De Santis, ha fatto subito il giro della cittadina. La denuncia delle carenze nel servizio e del mancato riscontro alle reiterate segnalazioni fatte dal primo cittadino alla struttura del presidente Pino Addessi e inviate, per conoscenza, alla stessa Prefettura, hanno indotto l’amministrazione comunale a percorrere la via della minaccia dell’abbandono dell’ente consorziato.

“Dal momento dell’insediamento di questa amministrazione – esordisce De Santis – abbiamo dovuto registrare un coro sempre crescente di proteste da parte degli utenti itrani per una serie di disservizi tempestivamente segnalati alla direzione della struttura. Questi riguardano la diminuzione del flusso idrico, l’erogazione dai rubinetti di acqua sempre più torbida e, in alcuni casi, peraltro dettagliatamente documentati, la mancata erogazione del prezioso liquido in molte abitazioni della parte bassa del paese, dove abitano dializzati per i quali la mancanza di acqua dai rubinetti rappresenta un attentato alla loro salute se non alla stessa esistenza. Le comunicazioni ad Acqualatina sono avvenute nelle giornate del 25 e del 28 giugno, oltre che nei primi giorni di luglio, quando altre note sono state inviate a Latina. La Prefettura, in data 28 giugno, è stata messa al corrente delle iniziative di protesta e di sollecito intraprese. Nonostante ciò – prosegue il sindaco – nessun riscontro, nè scritto, nè telefonico, c’è stato da Acqualatina. Tra l’altro, già dal primo giorno dell’insediamento, in qualità di sindaco ho chiesto quale fine abbiano fatto i 400.000 euro di finanziamento che Igor Ruggieri, in qualità di membro del consiglio di amministrazione di Acqualatina, riferiva, a mezzo stampa e su emittenti locali, durante la campagna elettorale ultima, essere stati concessi al comune di Itri. Sempre delegato dall’amministrazione ho personalmente insistito per sapere se quesi fondi sono stati veramente assegnati a Itri, ma a questa domanda non c’è mai stata una ben che minima risposta o un riscontro. Nonostante tutti questi impegni ancora disattesi, manteniamo fede all’impegno assunto dalla passata amministrazione comunale di aprire lo sportello relativo all’iniziativa denominata “sanatoria delle irregolarità contrattuali”, apertura che avverrà nel mese di settembre, così come annunciato alla società stessa. Alla luce di tutto quanto sopra esposto, a nome dell’amministrazione comunale, richiedo maggiore rispetto per la cittadinanza, in relazione a un servizio di primaria importanza e di cui i cittadini non possono fare a meno. Tra l’altro, oltre a risentire delle criticità i 10.500 residenti, avvertirà questi disagi l’aumentato numero della popolazione estiva che, già a partire dai tre giorni della festività patronale (20, 21 e 22 luglio) vedrà, se non raddoppiato, fortemente aumentato il numero delle presenze in paese. Continuando lo stato di fatto – conclude il sindaco, rendendo esplicita la sua minaccia -, il Comune di Itri dovrà cominciare a prendere in seria considerazione proposte alternative di gestione”.


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