Bardellino si appella alla Corte Europea e chiede un risarcimento di 100 milioni di euro

corte-europea-diritti-delluomo-strasburgoHanno presentato ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo gli avvocati Pasquale Cardillo Cupo e Guglielmo Raso, legali di Ernesto Bardellino, in merito alla vicenda della confisca dei beni ordinata dal Tribunale di Latina.

Secondo i due avvocati l’eccezionale misura di prevenzione di carattere patrimoniale/economico è applicabile solo ad i soggetti sospettati di associazione a delinquere di stampo mafioso o camorristico, e che il sig. Bardellino non rientri in questa misura, visto che lo stesso è stato assolto da tutti i tribunali italiani ed è privo di qualsiasi pendenza, oltre a non essere mai stato condannato per i predetti reati.


La provenienza dei suoi beni patrimoniali -continuano i due avvocati- è frutto di un’onesta attività imprenditoriale.

Ernesto Bardellino, da anni sotto sorveglianza speciale, è stato recentemente spogliato di tutti i suoi beni, e quindi i due avvocati hanno denunciato il fatto all’alta Corte Europea chiedendo anche un risarcimento verso lo Stato Italiano di circa 100 milioni di euro.