RITROVAMENTO DI NUMEROSE ANFORE E BROCCHE DI NOTEVOLE INTERESSE STORICO ARCHEOLOGICO

anfore-anticheLa Sezione Operativa Navale nel corso degli anni attraverso un lavoro continuo di acquisizione informazioni, svolto dal Capitano Luigi Siniscalco e un continuo  aggiornamento su una apposita mappatura portata anche a conoscenza della Soprintendenza Archeologica per il Lazio, di cui si è occupato anche l’allora Ministro per i Beni e le Attività Culturali Giuliano Urbani, coordina  frequenti sopralluoghi nelle aree di particolare interesse archeologico-subacqueo lungo la Riviera di Ulisse.
E proprio durante un’immersione, nell’area del Golfo di Gaeta, da parte di un sub professionista Sig. GONZALEZ Salvatore intento ad effettuare manutenzione agli ormeggi presenti nelle acque di Porto Salvo di Gaeta, ad una profondità di circa 4 metri, rinveniva accidentalmente numerose anfore e brocche di epoca presumibile di I e II secolo a.c. del tipo greco-italico.
Avvertito immediatamente del ritrovamento, il Comandante inviava presso la banchina del porto una pattuglia automontata, che provvedeva a trasportare e depositare presso i magazzini della Sezione Operativa Navale i preziosi reperti.
Dell’avvenuto ritrovamento veniva informata immediatamente la Soprintendenza dei beni archeologici per il Lazio Dottoressa Annalisa Zarattini, per la stima e la destinazione delle anfore e delle brocche, previa compilazione di apposito verbale di consegna spontanea di reperti archeologici.
Il rinvenimento di tali reperti nelle aeree circoscrizionali marittime di competenza del Comune di Gaeta è testimonianza dell’importanza archeologica dei traffici marittimi commerciali dell’epoca romanica della zona.

Ten. Luigi SINISCALCO
Ten. Luigi SINISCALCO

La valorizzazione di queste risorse ereditate dai nostri avi, creano, se sfruttate con oculatezza, nuovi sbocchi per l’occupazione già molto precaria nella nostra città, creando un vero e proprio percorso di Storia che parte dal Cisternone del quartiere Castellone, alla Tomba di Cicerone, alle Fontane Romane della zona di Rialto per finire, con una vera e propria immersione, nelle acque di Formia, che da sempre offrono meravigliosi scenari di Storia.
Le nostre coste frequentemente, restituiscono testimonianze civili, del passato di notevole valore storico a testimonianza della vita passata che vedevano le nostre aree geografiche,  sin dai tempi imperiali  romanici, una delle rotte più  ambite per traffici commerciali.
Per i motivi enunciati resta alta l’attenzione della Guardia di Finanza a tutela dei beni archeologici presenti sul territorio costiero pontino, spesso esposti a traffici illeciti che finiscono per impoverire le tracce del nostro passato.