***videointervista***ESEGUITI SEQUESTRI PREVENTIVI A CARICO DI UN AGENTE IMMOBILIARE DI TERRACINA

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questura-latina2In questa settimana la Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Latina collaborata dal Commissariato di P.S. di Terracina, ha dato esecuzione al decreto di sequestro emesso   dal Tribunale di Latina   di un consistente patrimonio di beni immobili, terreni,  quote di partecipazioni in società e di tutti i beni per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro intestati  a  M. M., noto agente immobiliare nato in Olanda, 44 anni fa, residente a Terracina , nonché del  coniuge e della giovanissima  figlia, al quale sono stati intestati dai genitori, appena compiuta la maggiore età, alcuni beni di famiglia.  Il provvedimento  preventivo è stato adottato sulla base una proposta di applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale  della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno depositata da questo Ufficio i primi giorni di dicembre con richiesta di cauzione nonché di  sequestro e  confisca  di tutti  beni  intestati al Minale ed ai suoi congiunti. Al riguardo il Tribunale ha ordinato il sequestro di beni mobili  e immobili  situati a Terracina.   Il voluminoso patrimonio sequestrato si concretizza nei seguenti beni e utilità intestati rispettivamente a M. M. e consiste in un appartamento a Terracina, località Borgo Hermada, un terreno, una quota di partecipazione di un centro Ittico  s.a.s. , del valore di euro 5.000,00, un motociclo modello Honda 153; un motociclo modello Honda 279 e un’altro motociclo modello Honda 153. Inoltre sono stati sequestrati i beni intestati alla coniuge consistenti in 4 appartamenti a Terracina, ed un’autovettura BMW AG 390.
Sequestrati altri 3 appartamenti, un capannone industriale, un garage, 4 terreni ed un fabbricato in corso di costruzione poichè intestati ad una società a responsabilità limitata, ed un’autovettura  modello MINI N MG31 AB, cc.1570, intestata alla figlia da poco maggiorenne.
Continua il lungo elenco, con quote di partecipazione  in  una società Srl. costituita il 04.05.2006.
Il decreto di sequestro preventivo ha evidenziato che la proposta della Polizia di Stato  ha acclarato in modo univoco l’esistenza di concreti e specifici indizi dai quali si desume che l’immobiliarista è persona stabilmente dedita ad attività delittuose dalle quali trae anche i mezzi di sostentamento., rientrando quindi a pieno titolo tra i soggetti che   «  per il tenore di vita debba ritenersi che vivono , anche in parte con i proventi di attività delittuose ». Di notevole spessore e’ nicolo-d-angelo-questore-di-latinail profilo criminale del  proposto che annovera numerosi precedenti e condanne. L’indole delinquenziale di M. M. prende origine sul finire degli anni 80 quando, poco più che maggiorenne, veniva deferito in stato di libertà, perché resosi responsabile del reato di furto aggravato e poi di seguito per  estorsione,truffa,appropriazione indebita,contraffazioni in genere. Fin dagli esordi la sua propensione a delinquere ha avuto una vera e propria escalation con segnalazioni, denunce e vicissitudini giudiziarie di ogni genere, per le quali ha riportato numerose condanne per reati contro il patrimonio e la fede pubblica, commessi in concorso  con altri pregiudicati. Eclatante fu un l’ episodio risalente al settembre del 1997 quando sotto l’ effetto della cocaina, forzò due posti di blocco a Roma e ferì cinque poliziotti.  Nel merito è stato condannato per ricettazione per falsa dichiarazione sull’identità, truffa,violenza e resistenza a pubblico ufficiale, tentata estorsione in concorso, bancarotta fraudolenta. Già sottoposto nel 2000 alla misura  di prevenzione della  sorveglianza speciale per   anni 2, confermata anche dalla Corte di Appello. Corollario delle sue vicende giudiziarie è il  provvedimento di  interdizione  e inabilitazione all’esercizio di un impresa  commerciale per anni 4 e l’incapacità di esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa per 10 anni emesso dalla  Procura della Repubblica di Latina  nel 2003. L’uomo, negli ultimi anni, ha intensificato le sue frequentazioni  con pregiudicati di Terracina  molto legati a personaggi di spicco della criminalità appartenenti a  clan camorristici  operanti nell’hinterland napoletano. Il decreto ha avuto compiuta registrazione presso le competenti Camere di Commercio e Agenzie del Territorio.  Il Collegio penale che ha disposto il sequestro ha  fissato la discussione in camera di consiglio della misura della sorveglianza speciale per i primi giorni del mese  di   marzo.  L’attività dell’Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali rientra nel quadro  di “attenzione del territorio” e di  deterrenza alla  illegalità in provincia  ormai affermata   dal Questore di Latina, Dott Nicolò D’Angelo che,   mantenendo le promesse fatte all’inizio del suo insediamento, ha tracciato una mappa della criminalità in provincia e si stà muovendo con incisività ad aggredire i patrimoni che i  malavitosi  hanno accumulato nel corso del tempo .  L’incisiva azione della Divisione Anticrimine  ha dato ormai risultati soddisfacenti in termini di contrasto alla malavita locale contribuendo all’innalzamento del livello di percezione di sicurezza della cittadinanza,fine ultimo delle istituzioni.