MANIFESTAZIONE CONTRO LA CHIUSURA DELL’OSPEDALE, PROSSIMO APPUNTAMENTO IL 9 OTTOBRE

Dopo la riuscita manifestazione del 29 settembre sulla Flacca, la prossima azione di protesta si terrà sabato 9 ottobre. Gli orari e le modalità verranno comunicati la prossima settimana.

“Ci sono due appuntamenti importanti che mi hanno convinto a posticipare la protesta. Il primo è il Consiglio comunale di lunedì 4 ottobre al termine del quale, dopo l’approvazione degli equilibri di bilancio, la maggioranza porterà in aula un ordine del giorno da condividere con tutto il consiglio accogliendo proposte e modifiche e trovare su di esso la massima convergenza – dichiara il Sindaco – Non vogliamo fermarci sulla sterile polemica politica, difficile da spiegare ai cittadini interessati soprattutto ai servizi che il piano regionale vuole togliere al Di Liegro, ma raggiungere tutti insieme gli obiettivi veramente importanti per la collettività. Il documento, spero approvato all’unanimità, verrà inviato subito alla governatrice Polverini non con lo scopo di attaccarla politicamente (sul tema della sanità teoricamente le fazioni politiche non dovrebbero esistere) ma di capire perché non c’è stata alcuna concertazione né con gli amministratori locali né con i consiglieri regionali. Infatti, nemmeno i consiglieri di maggioranza conoscevano il piano sanitario se non attraverso indiscrezioni e notizie sui mezzi di informazione”.


“Altro appuntamento molto importante è la conferenza dei Sindaci convocata dal Presidente della Provincia, Armando Cusani, il 7 ottobre. È un occasione per confrontarci tra i sindaci di tutta la provincia per giungere a forme di protesta o di pressione sulla presidente regionale molto efficaci grazie al coinvolgimento dei cittadini della provincia e di tutto il sud pontino – continua il Sindaco – L’ospedale di Gaeta, come sto dicendo da tre anni, non è un problema solo dei gaetani: la logica dei presidi locali fa sì che le mancanze di una struttura causino disagi a tutto il territorio. Di conseguenza, è opportuno che sabato prossimo gli amministratori e i cittadini del comprensorio facciano sentire con la loro presenza la vicinanza agli abitanti di Gaeta”.

“Per quanto riguarda la nostra città, invito i cittadini ad essere pronti a scendere in strada per far sentire il nostro dissenso rispetto a scelte che produrrebbero un risparmio minimo ed una moltiplicazione dei disagi. La prossima settimana ci servirà per organizzarci incontrando e dialogando con le associazioni di categoria, i sindacati, le scuole, l’associazionismo e i centri anziani per forme di protesta che possano dare enfasi alla manifestazione: penso, ad esempio, alle serrande abbassate per un’ora o a un’ora di sciopero bianco a scuola. Sono solo prime proposte che sicuramente saranno migliorate dagli interessati – conclude Raimondi – Infine, mi rivolgo alle forze politiche dicendo loro che gli ospedali non sono degli amministratori: è indispensabile non disunirci con polemiche sterili in questa fase delicata per la sanità comprensoriale. Non stiamo difendendo solo l’ospedale di Gaeta, ma un punto di riferimento che eroga servizi di qualità per circa 100mila persone abitualmente residenti oltre agli altri 150mila che nei mesi estivi arrivano sul territorio del sud pontino”.