SMOTTAMENTI A CORI, SI ATTENDE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI CALAMITA’ NATURALE

Un'immagine degli smottamenti verificatisi a Cori

Sono iniziati oggi i rilievi delle cavità ipogee sottostanti via Goldoni, via del Carroccio, piazza Mattei, via della Collegiata, via Maggi e zone limitrofe, da parte dei geologi incaricati dall’amministrazione comunale. Come spiegato dal sindaco Conti – “In seguito agli smottamenti causati dal maltempo lo scorso 18 marzo si è reso necessario monitorare l’evoluzione e lo stato di pericolo del fenomeno franoso e nello stesso tempo individuare le soluzioni tecniche necessarie a mettere in sicurezza i fabbricati che insistono nell’area sovrastante al cono di frana”. Le copiose precipitazioni di quel venerdì avevano provocato evidenti cedimenti del suolo in via Goldoni, via delle Rimesse, piazza della Croce, via delle Grazie e contrada Sant’Angelo – Frullino. Oltre all’immediata pulizia e messa in sicurezza delle aree interessate, era stata emessa un’ordinanza sindacale per lo sgombero di quattro abitazioni in via Goldoni.
Tempestivi erano stati anche i sopralluoghi dei tecnici comunali, del Sindaco e del Delegato alla Sicurezza, ma soprattutto del Genio Civile e dei Vigili del Fuoco. La successiva perizia geologica aveva evidenziato la necessità di opere di consolidamento dovute alla presenza, al limite occidentale della frana e al di sotto di via Goldoni e zone limitrofe, di cavità ipogee che corrono parallelamente al fronte della frana. Nell’attesa che la Regione Lazio e la Protezione Civile contribuiscano alla ricostruzione delle zone colpite, in seguito al riconoscimento dello stato di calamità naturale, il Comune sta predisponendo un piano di intervento per la messa in sicurezza degli edifici coinvolti dalla calamità. Ai fini della sua redazione è però indispensabile valutare l’entità delle cavità ipogee, ovvero quei solchi sotterranei di origine carsica che possono determinare l’instabilità del sovrastante sistema insediativo. I cittadini proprietari o affittuari degli immobili ubicati nelle vie menzionate, sono chiamati a collaborare con i tecnici incaricati dal Comune di Cori, qualora gli stessi ritenessero opportuno ed indispensabile ispezionare gli immobili e le cantine ricadenti nel perimetro delle indagini.