DIANA DE MARTINO: “IMPRENDITORI SI METTONO SPONTANEAMENTE A SERVIZIO DELLE MAFIE”. POLVERINI: “NON ABBASSIAMO LA GUARDIA”

Diana De Martino

AGGIORNAMENTO – “A Roma ci sono le rappresentanze di tutte le mafie italiane e straniere”. A lanciare l’allarme è il sostituto procuratore nazionale antimafia Diana De Martino nel corso di un’audizione che si è svolta questa mattina presso la commissione sulla sicurezza della Regione Lazio presieduta da Filiberto Zaratti.

“Dal gennaio 2011 ad oggi – ha detto Diana De Martino nel corso dell’audizione – sono stati 274 i procedimenti aperti dalla Dda di Roma, mentre sono state emesse sette ordinanze di custodia cautelare per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso e 74 per i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, va specificato che ogni ordinanza si riferisce a più soggetti”.


L’allarme mafia di De Martino non riguarda solo la Capitale ma tutto il Lazio dove secondo il magistrato “si assiste a una infiltrazione della malavita organizzata nell’economia anche attraverso un modello criminale di derivazione economica dove in alcuni casi gli imprenditori si mettono spontaneamente a servizio delle mafie oppure sono gli stessi mafiosi a operare come gli imprenditori”. L’attrazione delle mafie per il tessuto economico di tutto il Lazio si denota dai beni sequestrati nell’ultimo anno da parte della Dda. I principali sequestri lo storico Cafè de Paris di via Veneto, riconducibile al clan Alvaro di Cosoleto, un’intera palazzina abusiva nella periferia Est della Capitale riconducibile al clan Alvaro di Sinopoli, oltre a diverse concessionarie di auto e attività imprenditoriali riconducibili ai Casalesi. Nel territorio pontino poi – ha sottolineato il sostituto procuratore – c’è una forte conflittualità criminale sfociata in omicidi e tentati omicidi. L’esperienza di importanti processi ci induce a non sottovalutare e non leggere separatamente fatti criminali, come incendi dolosi, minacce e attentati intimidatori, che sono la spia della presenza di organizzazioni mafiose”.

“Bisogna fare attenzione agli improvvisi e ingiustificabili investimenti economici – ha sottolineato Diana De Martino – fatti da soggetti sconosciuti come il caso del Cafè de Paris. Occorre poi vigilare sulle concessioni degli stabilimenti balneari e degli arenili. Sarebbe auspicabile attivare un turn over nel personale amministrativo che gestisce questo settore per evitare che la permanenza per un lungo tempo porti a una istituzionalizzazione di una prassi che può derogare alle regole”.

“I 20 episodi criminali – ha detto Filiberto Zaratti (Sel), presidente della commissione regionale sicurezza – degli ultimi due mesi accaduti a Roma (gambizzazioni, omicidi, tentati omicidi, incendi dolosi, attentati dinamitardi) sono fatti che denotano l’escalation di una malavita organizzata italiana e straniera in crescita preoccupante. La commissione che presiedo in base alle risultanze di oggi ha deciso di predisporre un lavoro sulla normativa regionale relativa agli appalti pubblici per garantire così la massima trasparenza degli stessi e prevenire le infiltrazioni mafiose”.

[AGI]

L’INTERVENTO DEL GOVERNATORE POLVERINI

Il governatore Renata Polverini

“Il contrasto alle mafie e alla criminalità passa anche per un impegno forte delle istituzioni e la Regione Lazio sta facendo la sua parte”. E’ quanto dichiara la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, commentando la relazione del sostituto procuratore antimafia Diana De Martino oggi alla commissione regionale consiliare sicurezza e criminalità.

“L’Osservatorio regionale per la sicurezza e la legalità attraverso la collaborazione con le forze dell’ordine in esso rappresentate – aggiunge Polverini – sta operando proprio ai fini non solo di una costante ricognizione del territorio ma per la messa in campo di concrete azioni di prevenzione. Siamo consapevoli dell’esistenza di settori sensibili che possono essere allettanti per le organizzazioni criminali, e per questo l’amministrazione regionale è intervenuta direttamente in alcune acquisizioni a garanzia della salvaguardia di beni che appartengono al territorio, come nel caso del consorzio Gaia o della Selva di Paliano, proprio per evitare eventuali infiltrazioni mafiose. Così come ci siamo attivati per l’attivazione di un commissariato di polizia nel Mercato ortofrutticolo di Fondi a tutela di un tessuto produttivo e imprenditoriale sano e perché quella struttura possa avviare finalmente un percorso di rilancio quale merita. Di fronte alla minaccia della criminalità non si deve abbassare la guardia – conclude Polverini – la Regione Lazio, per quel che le compete, anche avvalendosi del contributo della commissione regionale, proseguirà il suo impegno di contrasto alla criminalità e per promuovere la cultura della legalità”.

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