***video***OPERAZIONE “ULTIMA DOSE”, 33 ORDINANZE DI FERMO, COINVOLGIMENTI ANCHE NELLA PROVINCIA DI LATINA

AGGIORNAMENTO – Alle prime ore di questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere, in collaborazione con i Comandi Arma competenti per territorio e con il Nuclei Cinofili di Napoli, Firenze e Pisa ed il Nucleo Elicotteri di Pontecagnano (SA),  hanno eseguito nelle province di  Caserta, Napoli, Latina, Roma, Frosinone, Teramo ed Empoli, una vasta operazione antidroga con l’esecuzione di 33 decreti di fermo nei confronti di un gruppo di circa 23 italiani e 10 extracomunitari. Le indagini dei militari, agli ordini del capitano Vincenzo Carpino, coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno accertato che gli indagati prelevavano ingenti quantità di stupefacente del tipo eroina, cocaina, e droghe sintetiche, dalla zona di Castel Volturno per poi spacciarla al dettaglio nei propri comuni di origine. Nel corso dell’attività investigativa venivano operati anche 10 arresti in flagranza di reato e sequestrati circa 600 grammi di droga.

Tra gli arrestati anche Maria Paola Massimi una quarantaseienne di Fondi,  inoltre nel traffico sarebbero coinvolti anche due calciatori professionisti ed un dirigente del settore giovanile di un’altra squadra militante in Lega Pro – seconda divisione. In manette, tra gli altri, il giocatore della Casertana Claudio Risi e il capitano della Nocerina calcio.


AGGIORNAMENTO – CLAUDIO RISI TORNA IN LIBERTA’

Claudio Risi è stato rimesso in libertà. Il giocatore della casertana era stato arrestato lo scorso martedì nell’ambito dell’operazione ‘Ultima dose’ che aveva portato al fermo di 33 persone. Oggi il calciatore è potuto tornare a casa. Secondo gli inquirenti il quadro accusatorio che lo riguarda è incerto, da qui, quindi la decisione di scarcerarlo visto anche che il pericolo di fuga all’estero di Risi è praticamente nullo.

Nelle intercettazioni che avevano fatto finire nell’occhio del ciclone Risi, il capitano della Nocerina a De Liguori e un dirigente dell’Isola Liri si parlava di “2000 magliette”, che secondo i pm sarebbero un nome in codice per indicare sostanze stupefacenti. Ebbene il gip scrive che pur essendo chiaro che le magliette indicassero qualcosa d’altro, “c’e’ pero’ un unico episodio contestato al calciatore”.

Da qui, quindi, la decisione di non trasformare il fermo in arresto. Va detto, però, che Risi resterà ancora a disposizione degli inquirenti.

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