***video***SFINGE: OPERAZIONE ANTICAMORRA TRA ROMA E LATINA

Dalle prime ore dell’alba personale della Squadra Mobile di Latina e del Commissariato di Polizia di Cisterna stanno eseguendo 7 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP presso il Tribunale di Roma a carico di esponenti del clan dei Casalesi operanti nelle province di Latina e Roma. Nel contempo, con la collaborazione dei militari del GICO del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma , agli indagati si stanno sequestrando beni per un valore di circa 4 milioni di Euro.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Roma, avviate dopo la sparatoria avvenuta sulla via Appia a Cisterna di Latina il 28 marzo del 2008, sparatoria che portò al grave ferimento di tre persone, con l’arresto immediato, da parte degli investigatori della Squadra Mobile di Latina, degli autori della stessa, hanno evidenziato e consentito di debellare una organizzazione criminale, attiva nelle province di Latina e Roma , collegata con il clan dei Casalesi, operante nel settore delle estorsioni, delle truffe, dei danneggiamenti e del traffico di armi.
Le investigazioni, che si sono avvalse anche delle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, hanno fatto piena luce su numerosi episodi estorsivi in danno di imprenditori della zona di Nettuno (RM) e Latina posti in essere dal gruppo criminale facente capo a NOVIELLO Pasquale, latitante, e sua moglie  SCHIAVONE Rosaria Maria, compiuti anche attraverso danneggiamenti. Si è accertato che gli stessi hanno costituito una vera e propria associazione mafiosa di tipo camorrista, denominata “Famiglia Schiavone-Noviello”, alleata al sodalizio camorrista denominato “Clan dei Casalesi”, attraverso la quale, avvalendosi della forza  di intimidazione del vincolo associativo e delle condizioni di assoggettamento e di omertà che ne derivano, hanno commesso più delitti tra i quali estorsioni, truffe, incendi, traffico di stupefacenti, detenzione e porto di armi.
Inoltre, occorre evidenziare che SCHIAVONE Maria Rosaria è la figlia del collaboratore di giustizia SCHIAVONE Carmine, già esponente di rilievo nel Clan dei Casalesi, dalla cui condotta collaborativa risulta essersi apertamente dissociata.
Le risultanze di indagine hanno evidenziato come il sodalizio in questione abbia assunto i connotati di una associazione criminale, autonoma da quella del clan dei casalesi di riferimento operante in territorio campano, da cui peraltro ha mutuato il metodo mafioso-camorrista e conseguito, nell’ambito territoriale di competenza, ossia nel Basso Lazio, una effettiva forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo esplicatasi in numerosi comportamenti concreti, tanto che nell’ambiente territoriale di riferimento era ormai nota la pericolosità degli associati proprio in ragione dell’appartenenza alla temuta organizzazione criminale camorrista denominata “Famiglia Schiavone” collegata a quelle dei casalesi. Tale appartenenza era peraltro ostentata, come rivelato dalle indagini, dal Noviello Pasquale e dalla Schiavone Maria Rosaria in circostanze diverse nell’ambito delle attività illecite poste in essere. Allo stesso modo è stata evidenziata la condizione di assoggettamento ed omertà delle vittime che, anche in presenza di fatti oggettivi, hanno ritenuto, per paura, di non denunciare i soprusi subiti.



Inoltre è interessante sottolineare come la citata organizzazione abbia nel tempo diversificato le priorie condotte delittuose, rendendosi responsabile, di volta in volta, di tentati omicidi, estorsioni, danneggiamenti, truffe, riciclaggio di auto rubate, sequestro di persona e reimpiego di capitali illeciti.
Durante le indagini sono stati , altresì, svolti approfonditi accertamenti patrimoniali, da parte del GICO della Guardia di Finanza di Roma, che hanno evidenziato l’esistenza di patrimoni illeciti riferibili al clan camorristico in questione
Con riferimento a ciò, su espressa richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Roma, è stato emesso dal GIP decreto di sequestro preventivo ai sensi della normativa antimafia  e pertanto sono stati sottoposti a sequestro una villa sita in Nettuno (RM), due terreni siti in Nettuno (RM) e Casal di Principe (CE), , due imprese di costruzione e vendita materiale edile, un conto corrente e una autovettura.
Infine si evidenzia  che risultano indagate altre 26 persone per diversi reati commessi per favorire i promotori e organizzatori della associazione.

Risultano colpiti da provvedimento restrittivo della libertà personale in quanto appartenenti al clan SCHIAVONE-NOVIELLO i seguenti soggetti NOVIELLO Pasquale, nato nel ’71 a Minturno, residente a Nettuno; SCHIAVONE Rosaria Maria, nata nel ’69 a Casal di Principe, residente a Nettuno; GARA Francesco, nato nel ’75 a Lamezia Terme (RC), residente a Vibo Valentia in viale Affaccio snc, domiciliato a Nettuno;  NOVIELLO Mario nato a Mondragone (CE) nel ’47 domiciliato ad Aprilia; FLAMINI Dario, nato nel ’71 a Nettuno (RM), ivi residente; RAVESE Agostino, nato nel ’72 a Sant’Eufemia D’Aspromonte (RC), residente a Nettuno.

Provvedimento cautelare ha riguardato anche CASCONE Francesco, nato nel ’73 a Gragnano (NA), ivi residente, non appartenente al citato clan, ma responsabile di altri reati.
Nel corso dell’operazione è stato anche rintracciato NOVIELLO Pasquale latitante dal marzo 2008 per il tentato triplice omicidio di Cisterna  e più volte sfuggito alla cattura.