A FONDI, LA PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO “CESIRA – LA CIOCIARA” DEDICATO ALLE SCUOLE SUPERIORI

Martedì 7 giugno alle 10 presso Palazzo Caetani si svolgerà la prima edizione del premio “Cesira – La ciociara”, che ha visto la partecipazione di circa 50 studenti delle scuole superiori di Fondi, Terracina a Formia.

“L’idea del premio – precisa l’assessore alla Cultura e alle Politiche della Scuola Lucio Biasillo – è nata in occasione del convegno su Alberto Moravia e “La ciociara” che abbiamo organizzato nel dicembre 2010 è che ha riscontrato consenso di pubblico e attenzione giornalistica. In considerazione della partecipazione entusiasta degli studenti, per il prossimo anno prevediamo la partecipazione al concorso degli istituti scolastici di numerose altre città”.


L’iniziativa, promossa dal Comune di Fondi, è patrocinata dall’Università degli Studi di Roma “Tor vergata” – Facoltà di Lettere e Filosofia e dall’Associazione Fondo Alberto Moravia Onlus.

Dopo i saluti del sindaco Salvatore de Meo e dell’assessore Biasillo, Rino Caputo presenterà il volume miscellaneo “Donne del Risorgimento”. La scrittrice Dacia Maraini presenterà il suo saggio “Le donne, l’azione e la scrittura dal Risorgimento a noi”. Dopo una breve pausa, alle 12 si procederà alla premiazione dei sei racconti vincitori da parte di Dacia Maraini, presidente e madrina del premio.

Così la Maraini rievoca la permanenza a Fondi di Alberto Moravia ed Elsa Morante nel corso della seconda guerra mondiale: “Alberto ed Elsa hanno vissuto per lunghi mesi nelle montagne della Ciociaria, in una capanna inospitale, in un ambiente spoglio e disperato, anche se bello dal punto di vista del paesaggio. Dormivano su un materasso fatto di foglie di mais, in mezzo agli insetti e al freddo. Alberto, poi, una volta finita la guerra, ne ha voluto scrivere ed essendo un romanziere ha costruito un romanzo molto bello che racconta la storia dal punto di vista di una donna. Anche se non facevano i soldati, le donne a quel tempo erano spesso considerate preda di guerra. Lo stupro è una tipica arma di guerra. E lo stupro, simbolicamente,  è anche quello che subisce il nostro paese per gli sbagli fatti dal fascismo. In quanto a Elsa Morante, ci ha messo più tempo, ma anche lei ha scritto un bellissimo romanzo sulla guerra chiamato “La Storia”. Non si svolge in Ciociaria, ma i temi sono quelli e anche lei ha scelto un punto di vista marginale, quello di un bambino: Useppe”.

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