DAL 10 OTTOBRE I PNEUMATICI COSTANO DI PIU’, INTRODOTTO IL CONTRIBUTO AMBIENTALE

E arrivò il “contributo ambientale” per il recupero degli pneumatici fuori uso. L’automobilista lo pagherà all’acquisto di un’auto nuova o di pneumatici nuovi. Nel primo caso i fondi verranno raccolti e gestiti dall’ACI e nel secondo da Ecopneus, per questo si parla di “contributo ambientale” e non di “tassa”, in quanto lo Stato non mette mano a questi introiti. Il nuovo obbligo scatterà il 10 ottobre; la data esatta verrà fissata dal ministero dell’Ambiente nei prossimi giorni come prevede il Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 131 dell’8 giugno 2011. L’obiettivo è smaltire correttamente i vecchi pneumatici, combattendo le ecomafie (che con il business delle gomme fuori uso da smaltire illegalmente incassano due miliardi di euro ogni cinque anni).

Secondo indiscrezioni raccolte da OmniAuto.it, il contributo si aggirerà attorno ai 3-4 euro a gomma, che fanno da 14 a 20 euro di contributo ad auto nuova. E attenzione a questo passaggio: “Il contributo è riscosso dal rivenditore del veicolo all’atto della vendita di ogni veicolo nuovo nel territorio nazionale e versato in un fondo appositamente costituito presso l’Automobile club Italia, utilizzato per la copertura dei costi di raccolta e gestione degli pneumatici dei veicoli a fine vita”. Quindi, l’ACI incassa per coprire i costi dovuti a una prima operazione: raccolta e gestione delle gomme delle auto mandate dal demolitore. E infine: “Dal 120esimo giorno dall’entrata in vigore del presente regolamento decorre l’obbligo, da parte dei rivenditori, di esazione del contributo che deve essere indicato in modo chiaro in una riga separata nella fattura di vendita”. Ogni volta invece che compreremo pneumatici nuovi, pagheremo un contributo (probabilmente di 3-4 euro a gomma, lo ricordiamo) a Ecopneus, che impiegherà questo denaro per smaltire le gomme vecchie. Il contributo sarà riportato in fattura o sullo scontrino fiscale in apposita riga separata.


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