INIZIA L’ESTATE CORESE, CAROSELLO STORICO E LATIUM FESTIVAL PREMIATI DALLA REGIONE CON 25MILA EURO

Giorgio Chiominto

È iniziata l’estate corese, ricca di manifestazioni ed appuntamenti, alcuni dei quali ormai capaci di dare un contributo significativo sia alla valorizzazione del territorio che al richiamo turistico. È stato aperto ufficialmente il Carosello Storico dei Rioni di Cori, una rievocazione storica tra le più prestigiose a livello nazionale, che accompagnerà la vita del comune per tutto il mese di luglio, e che trova la sua formula vincente nella cura della cultura e della storia, non solo dell’avvenimento, ma dell’intera città.

Cultura e storia che comprendono anche le tradizioni enogastronomiche, sicché i ristoranti e le taverne rionali, dove i piatti della cucina locale e le antiche ricette la fanno da padrone, sono diventate, insieme allo stesso Palio, un’occasione di sviluppo economico locale, oltre che di comunicazione, aggregazione e riscoperta degli spazi pubblici.


L’aspetto folkloristico invece è incarnato dal Latium Festival (29 luglio – 7 agosto), capace di trasformare la città di Cori nell’ombelico del mondo, un crogiuolo di genti provenienti da ogni parte del globo che esportano da noi i loro costumi e le loro usanze, amalgamandole con le nostre danze rinascimentali della Tres Lusores e gli acrobatici spettacoli degli sbandieratori.

Eventi, questi due, ormai consolidati e di altissima qualità, tanto che la Regione Lazio gli ha appena attribuito, unico caso in provincia di Latina, 25.000 euro ciascuno.

Quest’anno, inoltre, torna anche il Festival della Collina, un’ulteriore occasione per la cittadinanza per assistere da vicino alle rappresentazioni del folklore internazionale, mentre due dei tre gruppi di sbandieratori coresi festeggeranno in piazza, con la loro gente, due importanti compleanni: 45 anni per i Rioni e 35 anni per le Contrade.

Ma anche concerti di prestigio, come quello dei Pooh (9 luglio), unica tappa nel Lazio; il concerto del Collegium Musicum e quello per il 47° Festival pontino della musica; saranno allestite nuove rassegne pittoriche e fotografiche e tanto altro ancora.

“Raccogliere e calendarizzare tutte le manifestazioni che pullulano sui Lepini, sarebbe un modo per fare sistema ed intensificare l’efficacia del benefico effetto valorizzazione del territorio e di tutte le sue ricchezze, troppo spesso frenato dal campanilismo e dallo sterile isolazionismo – spiega il Delegato alla Cultura Giorgio Chiominto -. Ciò che serve è una maggiore solidarietà e partecipazione, economica e organizzativa, di tutti i soggetti competenti, anche in proporzione alle reali disponibilità di ciascuno. Solo mettendo insieme le forze di tutti gli attori coinvolti nei processi di sviluppo si riuscirà a creare quelle sinergie in grado di trasformare il marchio Lepini in un vero e proprio prodotto, capace di esprimere le singole potenzialità territoriali ancora inespresse”.

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