CASE POPOLARI A CORI: COMPLETATO L’ITER AMMINISTRATIVO

*Fausto NUGLIO*

“Perché l’ATER di Latina non inizia i lavori di costruzione delle case popolari a Cori?” – è l’Ass.re agli AA.GG. Fausto Nuglio a porre l’interrogativo all’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale della nostra provincia.
Dopo 30 anni si è tornati a parlare di case popolari a Cori, tanto che l’Amministrazione comunale aveva approvato il progetto per la realizzazione di un complesso residenziale popolare presentato dall’ATER.
Un piano che la Giunta stava elaborando da inizio legislatura, dato che era necessario apportare una variante urbanistica al PRG, che la Regione Lazio ha approvato, al fine di far rientrare il terreno prescelto nel Piano di Zona.
L’intervento si colloca su un lotto di proprietà comunale sito in località Insito, a Cori Valle, e prevede la realizzazione di 15 alloggi.
Un risultato importante sotto diversi aspetti, in primis dal punto di vista sociale, poiché si è manifestato interesse e sensibilità al problema diffuso del disagio abitativo di persone e famiglie in condizioni svantaggiate, che non sono in grado di accedere alla locazione di alloggi nel libero mercato.
Da un punto di vista politico è stata invertita la tendenza delle istituzioni pubbliche a un sostanziale e progressivo disimpegno nei confronti del settore abitativo, contribuendo in tal senso anche a calmierare il mercato locale degli immobili.
Ma il progetto assume ancor più rilevanza per il fatto che, per la prima volta nella storia di questo paese, le case popolari verranno costruite su suolo pubblico, motivo per il quale le casse comunali hanno introitato più di 150.000,00 euro.

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Il tutto garantendo il rispetto per l’ambiente e per la dignità della persona, dato che la struttura si inserisce armonicamente nell’impianto urbanistico circostante, sfatando la diceria che l’edilizia popolare è sinonimo di degrado.
Nell’aprile del 2010 il Comune aveva ottemperato a tutti i suoi obblighi amministrativi e si attendeva, come da accordi pregressi, che l’ATER procedesse in tempi rapidi, appaltando i lavori e posando la prima pietra.
“Ad un anno di distanza ciò non è avvenuto” – commenta Nuglio – “e non se ne comprendono le ragioni.
L’ATER ha addotto come giustificazione la mancanza di risorse quando ha appena ricevuto in dote dalla Regione 316 appartamenti dislocati in provincia che potrebbero essere utilizzati come garanzia per chiedere un mutuo bancario al fine di iniziare al più presto i lavori e dare risposta alle famiglie in lista che attendono da anni un alloggio”.
L’Ass.re Nuglio è intenzionato a chiedere un incontro al presidente dell’ATER se la situazione non si sbloccherà entro tempi certi e congrui.
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