Scarcerato, con obbligo di firma, il gaetano Salvatore De Meo arrestato lo scorso 14 giugno nell’ambito dell’operazione Fuori Tutto condotta dalla Guardia di Finanza su indagini della Procura di Roma. Dopo il Riesame del 1° luglio scorso, il pubblico ministero titolare dell’inchiesta ha inteso sentire nuovamente, mercoledì scorso in Procura, l’imprenditore gaetano. Assistito dall’avvocato Luca Scipione, De Meo ha precisato ulteriormente alcuni particolari dell’inchiesta che lo riguardano e che già in sede di riesame l’avvocato Scipione aveva messo in luce. Al termine di questo ulteriore interrogatorio, il legale difensore aveva avanzato una nuova istanza di revoca o sostituzione della misura cautelare che il gip Giovanni De Donado ha, infine, accolto. De Meo era finito agli arresti domiciliari insieme alla moglie Patrizia Di Mille, scarcerata dal Riesame il 1° luglio, per un presunto giro di evasione fiscale. Secondo le indagini seguite dai Pm Francesca Loy, Francesco Ciardi e Sabina Calabretta – coordinati dal procuratore aggiunto Nello Rossi – insieme a decine di altri imprenditori tra cui il presidente di Confcommercio Roma Cesare Pambianchi avevano partecipato a un meccanismo di elusione fiscale attuato attraverso il trasferimento all’estero, specie in Bulgaria ed Inghilterra, di società in stato prefallimentare.
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