I PENDOLARI DELLA ROMA – NETTUNO SCRIVONO ALL’ASSESSORE LOLLOBRIGIDA

Riceviamo e pubblichiamo da Rosalba Rizzuto, Comitato Pendolari FR8a Carrozza

“Egregio Assessore Lollobrigida,


ad un anno dall’esposto che Le abbiamo notificato il 5/08/2010 allo scopo di richiederle verifiche e controlli sul servizio fornito da Trenitalia alla linea FR8 a fronte del sempre più scadente servizio offerto, nonché per la tutela degli utenti costretti a subire condizioni di viaggio indegne, riteniamo utile stilare un bilancio sullo stato dell’arte.

Grazie al Direttore di Trenitalia, dott. Semplice, incontrato dal nostro comitato in una trasmissione di RAI1 che accoglieva l’esposto pubblicato invitandoci a raccontare il quotidiano inferno del pendolare, è stato avviato con il Comitato FR8a Carrozza un tavolo di confronto costruttivo che ha, da subito, coinvolto il suo assessorato. Mentre, segnalo con rammarico che il nostro comitato, durante questo primo anno di esistenza, non è mai stato convocato agli incontri della Regione con la rappresentanza dei comitati dei pendolari del Lazio, né è annoverato nell’elenco delle Associazioni dei consumatori, presente nella Carta dei Servizi del Contratto di servizio 2009-14, stipulato con Trenitalia e recentemente rivisitato.

Tornando al bilancio, nel corso dei 4 incontri tenutisi presso la Regione Lazio (le rammento che il 5° incontro, programmato con rappresentanti di ATAC, è stato annullato e ancora non ri-calendarizzato), alla presenza di Trenitalia, RFI, i suoi collaboratori dell’assessorato e il Comitato Pendolari FR8a Carrozza, sono stati posti sul tavolo del confronto ben 24 temi riguardanti problematiche relative a: policy sulla mobilità sostenibile, insufficienza posti/corse (richiesta frequenza semioraria), impianti di areazione, ripristino servizio notturno navette sostitutive anche (soprattutto) ad agosto, ritardi, soppressioni, sicurezza, controlli a bordo, tipologia carrozze, pulizia/decoro, manutenzione/guasti, raddoppio intera linea, comunicazione alla clientela, fermate, frequenze, servizi festivi dimezzati, stazioni presidiate, attraversamenti e sottopassi in stazione, risarcimenti, riapertura fontanelle e bagni pubblici nelle stazioni, incentivi all’uso del treno, investimenti per lo sviluppo della rete regionale, verifiche del servizio, tariffe bloccate, ecc… più o meno in ordine di importanza, gravità, urgenza.

Di questi 24 argomenti portati all’attenzione, per alcuni non si è trovato un punto d’incontro; tra gli impegni che le singole parti fornitrici del servizio si sono assunti, evidenziamo:

Trenitalia: treni da 8 carrozze per 24 su 42 corse, pulizia straordinaria delle carrozze, garanzia di miglioramento delle pulizie ordinarie, operazione decoro/restyling, manutenzione straordinaria impianti d’areazione, manutenzione ordinaria e straordinaria delle carrozze, controllo a bordo, rimodulazione offerta per coprire la frequenza semioraria nelle fasce di punta.

RFI: ripristino di tutte le fermate della linea, 2 corse sostitutive del servizio notturno da Campoleone a Nettuno anche ad agosto (essendo stati aboliti 4 treni per risparmiare personale di terra e viaggiante), comunicazione in stazione e in treno; ripristino dei bagni, se presi in carico dalle amministrazioni locali, così come della vigilanza in stazione.

Regione: riqualificazione delle stazioni sotto il profilo di accessibilità, sicurezza, decoro, vivibilità, completamento sottopasso Aprilia per evitare rischi di attraversamento binari alla cittadinanza residente dall’altra parte dei binari; raddoppio binario Campoleone-Aprilia. In merito alla richiesta di raddoppio dell’intera linea quale unica vera soluzione ai suoi ritardi cronici, dalla Regione abbiamo ottenuto la seguente risposta: più complesso è il problema del raddoppio Aprilia – Nettuno, tratto in cui sono evidenti costruzioni sulla fascia a confine con il sedime ferroviario. A questo proposito si è fatto notare che il comitato ha recentemente segnalato alle Autorità competenti l’irregolare avanzamento dell’area di sedime del realizzando impianto termoelettrico (turbogas) di Sorgenia proprio sul margine esterno della fascia di rispetto e che l’unico riscontro pervenuto è di RFI, che dichiara: l’art. 89 del DPR 753/80 impone che tutte le opere che si realizzino entro la fascia di rispetto di 30 m devono richiedere il n.o. delle Ferrovie dello Stato. Non è stata fatta alcuna richiesta in merito. Dunque, così stando le cose, avendo per legge permesso la realizzazione oltre il 30esimo metro senza nessun’altra condizione e verifica incrociata, ora non si può addurre la scusante della realizzazione di opere al margine della fascia quale impedimento al raddoppio del binario!

Né è accettabile la risposta della Regione secondo cui la Regione non può attuare delle azioni nei confronti dei proprietari di fabbricati, mentre la soluzione per il raddoppio potrebbe essere quella di riprogettare la linea collocandola in una nuova sede. Non è una forma di governo efficiente e oculata quella di spostare le infrastrutture ogni volta che si inserisce un abusivo sulla fascia di rispetto o nelle immediate vicinanze. Nessuno si assume le responsabilità di verificare preventivamente ed impedire che ciò avvenga, né in funzione della sicurezza, né della rimodulazione dell’offerta? Ciò comporta, nello sviluppo di un’infrastruttura di pubblica utilità, un supplementare carico economico (sperpero di denaro pubblico), un aggravio di consumo di territorio (aree a nuove destinazione d’uso, ulteriore consumo di territorio), tempi di realizzazione decuplicati (quando non indefiniti) rispetto al semplice ampliamento. Inoltre, avevamo fatto richiesta, durante la riformulazione del contratto, di apportare, laddove si fa riferimento al raddoppio del Campoleone-Aprilia, l’inciso nell’ottica di un raddoppio dell’intera FR8: quest’obiettivo andava esplicitato da qualche parte, affinchè poi si potesse verificare la coerenza della pianificazione/realizzazione con i vincoli dettati dalle previsioni di sviluppo. Ciò non è stato!

Come pendolari siamo stati invitati a rilevare e segnalare al Direttore di Trenitalia i problemi riscontrati. Non abbiamo perso occasione per farlo. E cogliamo l’occasione per rappresentarLe che, nella realtà, fatta eccezione per la pulizia e il restyling, si registrano difformità rispetto agli impegni presi e ai termini del contratto relativamente alle questioni di seguito riportate:

· dall’inizio di quest’anno, nella composizione dei treni abbiamo assistito ad un florilegio di carrozze, come mai erano apparse sui nostri binari! In tal modo, da mesi e mesi non si stanno rispettando i termini del contratto, che prevedono, per 38 corse al giorno, 7 carrozze a doppio piano (1300 posti totali) e, per 4 corse al giorno, il Vivalto (842 posti totali) a doppio piano. Per questo caso, nell’All. 7.1 è prevista una (irrisoria, rispetto al danno procurato) penale per ciascun posto offerto in meno. Per non parlare dei 24 treni giornalieri a 8 carrozze, di cui, salvo occasionali episodi, se ne è persa traccia da fine marzo;

· la manutenzione straordinaria degli impianti di areazione non ha sortito gli effetti sperati, costringendoci a viaggi asfissianti e insalubri, aggravati dal dimezzamento dei posti forniti;

· i bagni nella stazione di Aprilia continuano ad essere inagibili, poiché chiusi per evitarne l’uso improprio da parte di senzatetto;

· sempre in deroga a quanto previsto nell’All.10 del contratto, nelle stazioni non si forniscono tempestivamente le informazioni sulle anomalie di servizio; le persone sono lasciate nell’ignara attesa senza che possano organizzarsi liberamente, nota l’entità dell’anomalia. Dato che nell’All. 7.1 per quanto detto è prevista una penalità, ci chiedevamo quale fosse la modalità per accertare l’omissione degli annunci, se nemmeno verba volant?!

· a tal proposito, segnaliamo che, tra gli altri misteri ancora irrisolti, c’è quello dei tabelloni alla stazione di Campoleone (assurta a nodo di interscambio modale, dopo la realizzazione dell’irraggiungibile megaparcheggio autorizzato dalla Regione stessa), perennemente spenti. Anche i monitor del sottopassaggio, dopo una breve vita, sono trapassati; ad oggi, o si deve avere un buon udito (se non si è nei pressi di un modestissimo altoparlante, non si riesce ad intendere l’annuncio sussurrato), oppure delle buone gambe per correre da un binario all’altro alla ricerca del primo treno utile; diversamente, non resta che attendere rassegnati il proprio destino su un treno tagliato fuori dal resto del mondo;

· l’All. 7.1 prevede penali:

– per almeno 2 porte d’accesso consecutive guaste

– per climatizzazione non funzionante in almeno 1 carrozza;

– per servizi igienici guasti per il 50% o per 2 consecutivi;

– se i ritardi entro i 5 minuti oltrepassano il 14% del servizio o se i ritardi oltre i 15 minuti oltrepassano il 5% (traducendo in italiano quanto riportato in tabella),… ma Le garantisco che la realtà della FR8 supera la fantasia della casistica, così che, se i tabulati mensili (che ripetutamente Le abbiamo richiesto senza riscontri) che Trenitalia deve fornire periodicamente alla Regione dichiarano il vero, avrà modo di constatare tutte le anomalie occorse;

· nel diario di bordo pubblicato sul nostra home-page, abbiamo pazientemente annotato, i principali disservizi rilevati da alcuni pendolari nell’arco dell’anno trascorso: si tratta solo della punta dell’iceberg! Le suggerisco di andarsi a leggere le testimonianze dell’ultima chicca: nel mese di agosto 2011 è stata apportata una variazione all’orario servizio non comunicandola ufficialmente, permanentemente e trasparentemente nella sua assurdità alla incredula clientela: il Reg.7297, che in base l’All.1-A del contratto, e in base all’orario ufficiale di FS (affisso nelle stazioni e pubblicato on-line), nonché in base al portale di info-mobilità della Regione Lazio, parte da Roma

Termini alle 19:29, dal primo agosto è stato “cancellato da Roma a Campoleone” e fatto partire da Campoleone alle 19:51. Per chi? Perchè? Come si raggiunge? Non c’è alcun mezzo sostitutivo per arrivare a Campoleone a quell’ora sugli orari ufficiali, nonostante si tratti di una variazione d’orario programmata a tavolino. E, cosa più scorretta e sconcertante, solo da oggi (16/08/2011) nella stazione di Aprilia è apparso un foglietto dove la gentile clientela viene informata che dal 4 al 28 agosto il suddetto treno è raggiungibile a Campoleone con un treno per Terracina fatto fermare straordinariamente a Campoleone! Sicchè, se si imposta Campoleone come destinazione, sul portale di FS e Regione non risulta nessun treno utile a raggiungerlo. Perché non se n’è fatta parola negli annunci a Termini per 15 giorni? Perché è stato solo annunciato come soppresso senza indirizzare i pendolari sull’altro sostitutivo? Forse non è stata programmata la fermata straordinaria per tempo? Neanche un cenno di scuse per i precedenti 15 giorni di mancata segnalazione ai pendolari ignari e gabbati.

Reputiamo che la gestione di un servizio strategico come quello ferroviario debba essere altro da quanto corrisposto all’utenza fino ad oggi, eludendo persino i termini contrattuali, e giacché ciascuna penale, per essere irrogata, da contratto deve essere accertata, per la corretta applicazione ai disservizi di cui sopra, occorrerebbe che tutto ciò che concerne il viaggio fosse riportato sul foglio di servizio che i capotreno compilano durante ogni corsa: Le chiediamo pertanto che, per l’immediato futuro, si autorizzi il Comitato a prendere visione dei documenti di servizio, prevedendone la riproduzione al termine del viaggio (abbiamo motivo di diffidare di chiunque, a questo punto).

Inoltre, per quanto sopra rendicontato, Le chiediamo di fornirci evidenza dell’applicazione di tali penali tramite i verbali comminati, accompagnati da rispettive ricevute bancarie o da specifici capitoli di bilancio per le annualità 2010-11.

Confidando di poterLe essere stati d’aiuto nell’obiettivo comune di migliorare questo servizio,

Le porgiamo distinti saluti.

Rosalba Rizzuto

Comitato Pendolari FR8a Carrozza”