INCENDI A CATENA A ITRI: C’E’ UNA REGIA BEN PRECISA DOPO I ROGHI “A OROLOGERIA”?

Incendi “sospetti” all’esame degli inquirenti, a Itri. L’attenzione di chi è preposto alla prevenzione e allo spegnimento di incendi estivi, soprattutto nelle aree rurali, da mercoledi si sta concentrando su ipotesi che, se confermate, evidenzierebbero una regia malefica dietro l’escalation dell’accensione di roghi lungo una certa direttrice. A insospettire gli addetti al controllo è stato soprattutto l’inizio di incendio registratosi addirittura ai bordi della linea ferroviaria, nel bel mezzo dell’area facente parte della stazione di Itri, da tempo lasciata in balia di chiunque vi si accosti, data l’assenza totale di personale sia impiegatizio che tecnico-operaio. Le fiamme sono divampate proprio quando, alla fine della galleria del tratto Fondi-Itri, i binari immettono negli spazi utilizzati dai viaggiatori per il servizio partenze-arrivi. Per fortuna che lo “strano” incendio è stato noatto da un elicottero addetto allo spegnimento di altri roghi su zone attigue alla statale Appia, tra Itri e Fondi, per cui il carico d’acqua destinato ai due roghi di San Donato e di Costa Forte è stato subito dirottato sulle fiamme che stavano prendendo consistenza ai bordi dei binari, stroncando sul nascere incendi di portata maggiore che avrebbero potuto comportare, tra l’altro, interruzioni o disagi al traffico ferroviario tra Roma e Napoli, via Formia. Nessun danno a persone o a cose, ma un forte dubbio per gli inquirenti: chi c’è dietro la sequela di incendi attivati, nel giro di un’ora, nel tratto che dalla stazione di Itri, porta in direzione di Fondi, dove si erano registrati altri roghi con un’impressionante periodicità, come se ad appiccarli – si era già sospettato all’inizio – fosse stata un’auto che, transitando, avesse lanciato inneschi durante la sua corsa? Da qui la maggiore vigilanza subito attivata soprattutto dai volontari della protezione civile dell’ERI (Emergenza Radio Itri) del presidente Antonio Maggiacomo che, tra i loro compiti, hanno anche e soprattutto quelli di avvistare e prevenire gli incendi, magari favorendo l’individuazione dei piromani dalla spiccata vocazione alla creazione di disagi ed emergenze per la collettività. E, ultimo in ordine di tempo, nella giornata di mercoledi, l’incendio, domato da due squadre dell’ERI, in località Tarragona, alle falde del monte Civita sul quale sorge l’omonimo Santuario mariano.

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