***video***OLTRE 500 ETTARI DEL TERRITORIO DEL SUD DELLA PROVINCIA DISTRUTTI DAL FUOCO



***AGGIUNTO VIDEO***Apocalisse di fiamme nella giornata di oggi lunedi in tutto il sud pontino. Un’autentica giornata da dimenticare. Centinaia di ettari (sommandoli si arriva a cinquecento) sono andati distrutti. Le zone interessate dal fronte del fuoco fanno parte dei comuni di Fondi, Sperlonga, Lenola, Itri, Santi Cosma e Damiano, Campodimele. La loro matrice è scopertamente dolosa. I primi roghi sono stati avvistati nella notte, sulle montagne di Fondi: Monte Calvo, Area Parco Aurunci, zona delle Cave a San Raffeale, per poi proseguire nel corso della giornata nelle superfici attigue alla linea ferroviaria, come mostrano anche le foto, e la zona sottostante all’area archeologica di Sant’Andrea. Interessati anche la collina del Cucuruzzo, ogni anno saccheggiata per intero dal fuoco, e contrada Passignano.

Subito in azione i VVFF, la Forestale e ben quattro quadre dei Falchi Pronti Intervento del presidente Mario Marino. In località Monte Calvo le fiamme hanno lambito l’agriturismo che sta sulla collina, moltissime abitazioni, stalle con
animali dentro, magazzini con attrezzature e macchinari agricoli, pollai, fienili, serre e coltivazioni ortofrutticole. In azione anche mezzi aerei.


A Lenola ha bruciato Monte Chiavino, nel crinale ovest verso Vallecorsa, che segna anche il confine provinciale, e la strada per Passignano. Su questi fuochi, partiti durante la notte, sono intervenuti, insieme ai VVFF e ai Forestali, anche i volontari dei Vigili del Fuoco in congedo di Lenola, coordinati dal presidente Carlo Pietrosanto.

A Sperlonga nel pomeriggio un grosso incendio si è sviluppato a Valle Sica, a ridosso della Flacca, all’altezza di Lago Lungo, e vicino a Lago San Puoto e il pendio finale della sovrastante collina.

Fuoco distruttore anche a Santi Cosma e Damiano, dove ha operato la squadra boschiva 9A dei Vigili del Fuoco di stanza a Castelforte e il CFS. Un’autentica task force è scesa, invece, in campo a Itri dove circa 200 ettari di terreno sono andati letteralmente distrutti in località Monte Le Vele, Tarragona, Festole, Fellino, zone ubicate sul crinale del monte Civita alla cui sommità si erge l’omonimo santuario mariano.

Le fiamme sono comparse durante la notte ma, nonostante il pronto avvistamento, i volontari della Protezione Civile dell’ERI (Emergenza Radio Itri) del presidente Antonio Maggiacomo non sono potuti entrare in azione perchè il loro impiego è condizionato dalla presenza dei VVFF, assenti perchè attivi, in quel momento, su altri fronti del fuoco. Alle prime luce dell’alba l’armata antincendio si è formata e ha affrontato spaventosi vortici di fiamme che salivano da più punti verso la sommità delle cime interessate. Ne facevano parte i VVFF, gli operai del Parco Aurunci, Il CFS LT-24, il CFS di Itri, gli uomini del Nipaf di Latina e i volontari dell’ERI. A dare loro man forte, con decine di lanci d’acqua, due Canadair e un elicottero della Regione.

Il disagio degli incendi si è avvertito, per quanto riguarda Sperlonga e Itri, anche nelle abitazioni i cui proprietari si sono visti costretti a chiudere gli infissi per evitare che la pioggia di cenere e residui portati dal vento entrassero nelle stanze delle case.

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