RIFORMA SOCIALE, CONFCOOPERATIVE: “E’ STRUMENTO INNOVATIVO PER GOVERNARE CAMBIAMENTI”. FORTE: “TERZO SETTORE PARTE ATTIVA”

*L'assessore regionale Aldo Forte*

“Il terzo settore è parte attiva della nostra riforma sociale. A cominciare dalla sua partecipazione organizzata e normata dai regolamenti alla programmazione dei servizi sia della Rete regionale che di quella locale”. Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio, Aldo Forte, all’incontro sulla riforma sociale organizzato da Confcooperative Federsolidarietà Lazio. “A distanza di 16 anni dalla legge in vigore, – ha aggiunto Forte – il Lazio necessita di un nuovo strumento normativo e di un nuovo modello organizzativo che risponda alle trasformazioni dei bisogni. Un modello che non ritenga le politiche sociali un ‘dono’, ma ne valorizzi le professionalità che vi operano. E che garantisca i livelli essenziali delle prestazioni in maniera omogenea e completa all’interno degli ambiti Oasi. Per far questo i numeri e la qualità del contributo del terzo settore sono irrinunciabili”.

Sui numeri è intervenuto il presidente di Confcooperative Federsolidarietà Lazio, Ciro De Geronimo, che ha sottolineato come “Confcooperative Federsolidarietà ha conosciuto una crescita del 300 per cento negli ultimi dieci anni. Oggi nel Lazio tra i nostri associati contiamo 424 cooperative, con 10mila soci, 12mila occupati, tra cui duemila lavoratori svantaggiati e 1200 soci volontari. Una forza lavoro solidale che produce 236 milioni di fatturato, di cui l’86 per cento su Roma. E che assiste 18mila persone fragili in tutto il Lazio, tra cui oltre 4mila anziani, 5700 minori, 3mila disabili, 1600 tossicodipendenti e 3mila immigrati”.


“Questa iniziativa intende realizzare un confronto in un periodo critico per il sociale – ha aggiunto Carlo Mitra, presidente Confcooperative Lazio -. I tagli alla spesa pubblica del Governo nazionale. Incidono sull’intero mondo del welfare. La proposta di legge dell’assessore Forte è uno strumento innovativo importante per governare i cambiamenti. Un processo che il mondo di Confcooperative sta seguendo con grande interesse. Le cooperative, come dimostrano i numeri, sono una realtà vitale per il welfare del Lazio. Un patrimonio da tutelare e valorizzare, investendo nell’innovazione e in nuove politiche sociali”.

Sugli investimenti ha poi concluso Forte che ha annunciato “stiamo lavorando per informatizzare le rendicontazioni dei distretti socio-sanitari, così da avere un quadro aggiornato in tempo reale della spesa sociale e poter riprogrammare sulla base dell’analisi dei bisogni dei territori le risorse rimaste inattive”.

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