LAZIO. IN ARRIVO 350 NUOVI DEFIBRILLATORI, GAETA INSERITA NELL’ELENCO

Saranno circa 350 i nuovi defibrillatori automatici esterni (Dae) acquistati dalla Regione Lazio e distribuiti su tutto il territorio regionale. Lo prevede il Programma regionale approvato dalla Giunta Polverini in applicazione del Decreto interministeriale dello scorso marzo, che sblocca 4 milioni di euro per la diffusione dei defibrillatori semiautomatici ed automatici esterni sul territorio nazionale.
“Con questo intervento – dichiara la presidente Renata Polverini  – puntiamo a rafforzare e a rendere sempre più efficace la prevenzione delle morti cardiache improvvise. Una iniziativa importante che stiamo portando avanti e che può contribuire a salvare tante vite”.

Sarà implementata la diffusione dei Dae nei luoghi più frequentati, come aeroporti, stazioni, centri commerciali, oltre che sui mezzi di soccorso e di pronto intervento, unitamente alla formazione alle manovre rianimazione cardiopolmonare e all’uso dei defibrillatori di personale che si trova stabilmente all’interno dei luoghi e delle strutture selezionate. Il progetto prevede inoltre attività di informazione e sensibilizzazione dei cittadini sul tema.


“E’ fondamentale – prosegue Polverini – promuovere un senso civico di partecipazione e coinvolgimento anche da parte dei cittadini in caso assistano ad un evento di arresto cardiaco; così come è importante realizzare una rete di defibrillatori, in aree e strutture particolarmente frequentate, in postazioni mobili, a disposizione di persone in grado di utilizzarle”.
Tra i punti fissi individuati per posizionare i Dae, i porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, le stazioni della Metropolitana di Roma, le sedi istituzionali della Giunta regionale e del Consiglio regionale del Lazio, i più grandi centri commerciali, l’Auditorium Parco della Musica di Roma. A questi si aggiungono i punti mobili, come i mezzi di intervento delle istituzioni pubbliche (quali le forze dell’ordine, o quelli utilizzati per le emergenze sanitarie e di protezione civile) o di enti privati come le associazioni di volontariato.

I mezzi di soccorso dell’Ares 118 sono già dotati di defibrillatore, ma si procederà comunque ad una ricognizione del proprio database e, di concerto con l’Assessorato regionale alla Salute, si definiranno i programmi di formazione ed aggiornamento del personale. Si tratta di circa mille operatori, considerato che devono essere 3 gli esecutori certificati per ogni defibrillatore assegnato.

La Regione Lazio, infine, attiverà un tavolo tecnico con l’Ares 118, l’Agenzia Laziosanità e Lait che seguirà le varie fasi di attuazione del progetto, apportando, con il contributo di enti pubblici o provati coinvolti nell’iniziativa, le eventuali modifiche che dovessero rendersi necessarie.

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