FORMIA: SECONDO SOLD OUT PER LA COMPAGNIA TEATRALE COSTELLAZIONE CON “GENTE DI PLASTICA”. ROBERTA COSTANTINI SI RACCONTA

Secondo tutto esaurito per “Gente di Plastica”, la rappresentazione teatrale portata in scena al Remigio Paone di Formia dai quindici attori della compagnia teatrale “Costellazione” diretti da Roberta Costantini. Comunicare poesia ed emozioni: questo è lo scopo principale di Costellazione.

Rientrante nel progetto “Formia teatro festival”, la rappresentazione si è fatta forte dell’insegnamento di grandi artisti, Camus, Ionesco e Chayefsky, ed è ambientata in un tempo in cui protagonista è la modernità, dove scoppia una peste che porta all’isolamento della società. A trasmettere in diretta gli avvenimenti sono le telecamere, operanti 24 ore su 24, manifestanti un’incessante ricerca di emozioni di persone messe a nudo. A riempire la scena, non fondali e oggetti di teatro, ma le figure degli attori, che con i loro gesti hanno saputo rievocare la drammaticità della storia raccontata senza interruzioni. Due ore di aperta critica all’uso spettacolare dai mezzi di comunicazione del XXI secolo che utilizzano tutto il loro potere per elevare a finzione tipica della realtà esterna quella che invece riguarda tutti da vicino.


L’indiscusso successo della rappresentazione in scena a Formia è testimoniato dalla stessa Roberta che, all’inizio delle seconda serata, ha raccontato quanto tutta la Compagnia sia stata orgogliosa del prodotto portato in scena.

“Devo dire che sono felicissima. Formia, durante il nostro debutto a luglio ha portato un grande successo. Il consenso è stato  enorme, tanto che siamo stati proposti per rappresentare l’Italia a un festival internazionale che si svolgerà a maggio in Germania”.

La compagnia teatrale Costellazione, di cui tu sei una tra i tre fondatori, è nata nel 2005  con lo scopo di fare teatro grazie alla ricerca, a partire proprio dal testo letterario che viene poi tradotto sul palcoscenico. Possiamo dire che il vostro punto forte è il continuo studio di elementi che possano dare come risultato un prodotto di eccellente qualità?

“Noi ci continuiamo a formare in maniera incessante da anni. Il nostro spirito è quello di tramandare l’esperienza soprattutto ai ragazzi. L’obbiettivo principale del nostro teatro, infatti, è sensibilizzare i giovani sotto un profilo critico, per far sì che quando si rechino a teatro possano distinguere prodotti alla cui base vi è una qualità artistica”.

“Il viaggio di Ulisse”, “Il folle”, “Don Giovanni”, con il quale si è realizzata la sfida di riportare nel teatro di oggi la drammaturgia di Molière, sono alcuni dei lavori che avete portato in scena. E’ cambiato il vostro modo di fare teatro rispetto alla prima rappresentazione? Qual è il segreto per un gruppo di lavoro che dimostra di essere così affiatato nel corso degli anni?

“Il segreto è sicuramente la ricerca che conduce al perfezionamento dello stile. Andando avanti nel corso di un percorso di formazione ci sono tante possibilità di creare altro. C’è una sinergia tra tutte le arti che io adoro mettere in scena: il movimento, la musica e la recitazione. Inoltre vi è la sceneggiatura: nel nostro spettacolo vi sono parti con testi originali scelti dai nostri attori, i quali sono tutti originari di Formia. Non a caso la città che ci ha ospitato ha un vivaio di artisti eccellenti”.

Ti occupi anche di teatro-terapia per la disabilità psichica. Come e da cosa è nato questo modo di fare teatro?

“Fondamentalmente la mia vita artistica si è divisa in due binari: uno è fare teatro con la compagnia teatrale, l’altro è la psicologia che ha finito con il mescolarsi alla recitazione. Io lavoro con ragazzi disabili a livello psichico da tantissimi anni e mi hanno insegnato tantissimo. La maggior parte di quello che porto in scena oggi proviene dall’esperienza con i ragazzi disabili”

Numerosi sono stati i titoli che hanno fatto sì che rappresentaste l’Italia in vari Festival Internazionali di teatro. Ora, terminate queste tre serate di rappresentazioni, vi attende un periodo di pausa o siete già all’opera per un nuovo spettacolo?

“Intanto ci sono delle date già fissate per la programmazione 2011-2012. A febbraio saremo a Roma per una manifestazione al Teatro dell’Orologio. La programmazione è molto vasta siaper “Gente di plastica” che per il “Don Giovanni”. Contemporaneamente ad ottobre, per il primo anno a Formia, partirò con un laboratorio dal titolo “Spazi immaginari”di formazione per chi volesse avvicinarsi al mio stile particolare di fare teatro”.

scritto da: Cristina Vellucci

[adrotate group=”3″]

[adrotate group=”2″]