AMBULANZE PRIVATE E PERSONALE SELEZIONATO SU INTERNET A VITERBO: NELLA POLEMICA FINISCE UNA COOP DI LATINA

Un lettore di OcchioViterbese scrive a http://www.occhioviterbese.it per segnalare uno “scandalo” sanitario.

“L’Ares 118 di Viterbo, Azienda Regionale dell’Emengenza Sanitaria ha bloccato le assunzioni dei propri dipendenti con lo scopo di privatizzare il servizio; sono già entrate nell’organico ambulanze di una cooperativa privata di Latina che stanno togliendo i nostri mezzi della provincia; il personale assunto dalla cooperativa è stato selezionato su Internet senza alcuna competenza in area critica; è uno scandalo…


Per di più i precari che da anni lavorano nella nostra  provincia stanno per essere licenziati e liquidati dall’azienda!
Bisogna denunciare alla cittadinanza quello che sta succedendo!
Grazie.
Un cittadino Viterbese indignato!

Quindi il comunicato stampa del consigliere regionale Rodano e la replica di Ares 118.

Sanità, Rodano (Idv): “Il prezzo del piano di rientro è l’imbarbarimento”

“La ‘rivoluzione’ targata Renata Polverini continua a dare frutti avvelenati. Il blocco delle assunzioni, che la governatrice ha accettato senza batter ciglio dal Governo più screditato della nostra storia, apre le porte a una nuova prassi di assunzione degli operatori del 118: l’annuncio su internet. Dopo il caso della Misericordia di Roma, da noi denunciato il 14 luglio scorso, ora è una cooperativa di Viterbo a selezionare via internet il personale delle ambulanze convenzionate con l’Ares 118”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, consigliere regionale di Italia dei Valori e vicepresidente della commissione Sanità della Regione Lazio.

“L’annuncio della Coop. La Provvidenza – dice Rodano – è consultabile al link http://www.subito.it/offerte-lavoro/personale-medico-per-servizio-118-viterbo-32787478.htm ed è finalizzato alla selezione di personale medico per una postazione del 118: si richiede, oltre al curriculum vitae, l’iscrizione all’albo dei medici. Siamo dunque di fronte ad un metodo di selezione – continua la vicepresidente della commissione sanità – che insulta allo stesso tempo la dignità della professione medica e il diritto alla salute dei cittadini: da un ente convenzionato col 118, e quindi finanziato con risorse pubbliche, lavoratori ed utenti meriterebbero infatti ben altre garanzie nelle procedure di selezione del personale”.

“A tal proposito, rinnoviamo alla Governatrice Polverini le stesse domande che le abbiamo rivolto esattamente quattro mesi fa: a che titolo un operatore privato può indire una selezione di personale per un servizio pubblico di emergenza? E poi: quanto costa alla Regione la convenzione con la Coop. La Provvidenza di Viterbo? Non costerebbe meno assumere il personale necessario direttamente all’Ares 118? E infine, viste le modalità di selezione adottate dalla Coop. La Provvidenza, quali garanzie di affidabilità del personale vengono fornite ai cittadini del Lazio? E’ inaccettabile che, oltre ai tagli, il prezzo del piano di rientro sia l’imbarbarimento pervasivo di tutta la sanità pubblica del Lazio – conclude Giulia Rodano -. A un servizio pubblico stabile deve corrispondere un lavoratore stabile, selezionato tramite regolare concorso pubblico: altrimenti è la barbarie”.

Replica di Ares 118

“Ares 118 è un’azienda pubblica e, come tale, assume personale esclusivamente attraverso procedure concorsuali ad evidenza pubblica. I soggetti che operano in convenzione con Ares 118, che non sono aziende pubbliche ricercano il proprio personale con gli strumenti previsti dalla vigente normativa, ivi compresi annunci sul web e su quotidiani”. Ares 118 rassicura “comunque Rodano che, come previsto dai contratti, i soggetti convenzionati sono soggetti a controlli periodici ed ispettivi da parte dei competenti uffici aziendali”.

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