DIABROTICA: INTERVENTO DEL DIRETTORE DI COLDIRETTI LATINA SAVERIO VIOLA

*Saverio Viola*

“Le esternazioni dei Cra non fanno certamente  bene ai produttori  e, di certo, non portano assolutamente nulla in termini positivi su una vicenda che Coldiretti, come sempre, ha posto all’attenzione della Regione Lazio come questione da risolvere senza demagogia o, peggio, fuorvianti ragionamenti”.

E’ perentorio Saverio Viola, direttore della Coldiretti pontina che risponde alle critiche mosse dai Cra sulla questione degli indennizzi  regionali chiesti da Coldiretti, nel corso della riunione dell’altro ieri con l’assessore Birindelli, in favore dei produttori di mais colpiti dalla diabrotica.


“Abbiamo chiesto di fare chiarezza e di verificare la possibilità di individuare percorsi virtuosi tesi ad ottenere indennizzi  per i produttori colpiti. Non abbiamo la palla di vetro ma, come sanno bene i nostri 14.000 soci, siamo pronti a controllare l’evolversi della situazione che se non verrà risolta ci vedrà, se necessario, scendere in piazza come fatto a tutela dei produttori. Oggi cavalcare queste problematiche per mero atteggiamento critico e non costruttivo, o peggio solo con l’obiettivo di screditare la nostra azione sindacale mi sembra davvero una strada a vicolo cieco che non porta da nessuna parte e che dia obiettivamente l’impressione che qualcuno, invece di cavalcare la classica tigre, stia tentando semplicemente di domare un innocuo gattino. Sull’argomento non mi farò certo tirare nuovamente in critiche sulla stampa e per quanto mi riguarda non risponderò più a quanti non avendo di meglio da fare individuano in Coldiretti l’interlocutore da criticare per ogni motivo. Per quel che mi riguarda, quello che più interessava rimarcare era invece l’assoluta estraneità delle centinaia di imprese agricole produttrici di mais, che pur essendo del tutto estranee alla vicenda, si erano viste invece inopinatamente recapitare una lettera da parte della Regione Lazio, contenente formale diffida ad osservare obblighi, pena corpose sanzioni amministrative, a cui non sono assolutamente tenuti”.

La vicenda della diabrotica riguarda un’area ristrettissima individuata quale zona “Focolaio” e “Tampone” dalla Regione Lazio ed ubicata in un territorio comprendente piccolissime porzioni dei Comuni di Cisterna di Latina, Sermoneta e Latina.

“Premeva chiedere alla Regione Lazio che si adoperasse per smorzare in partenza l’allarmismo ed il panico che ha arrecato alle centinaia di produttori pontini di mais la nota regionale erroneamente indirizzata anche a coloro – e sono la larghissima parte – che sono del tutto estranei alla vicenda in quanto operanti al di fuori delle zone infestate dal coleottero.  Abbiamo ottenuto le risposte che volevamo, ma al contempo abbiamo anche chiesto indennizzi per quelle poche aziende colpite dalla dibrotica. Tutto qui, il resto sono solo chiacchiere e le lasciamo a quanti hanno voglia di farle; a noi piace rispondere con i fatti e su questi misuriamo il nostro gradimento che a giudicare dai numeri – e non certo dalle pretestuose polemiche che non ci interessano e non fanno parte della nostra cultura – cresce sempre di più”.

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