CONSIGLIO LAZIO: STOP A ESAME LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE SUI RIFIUTI

Il Consiglio regionale del Lazio ha deciso, con un ordine del giorno approvato a maggioranza, di non passare all’esame della proposta di legge di iniziativa popolare sui rifiuti. L’atto di indirizzo, primo firmatario Carlo De Romanis (Pdl), non ha fatto proseguire dopo il dibattito generale l’esame articolo per articolo sulla “Proposta di modifica della legge regionale Lazio 9 luglio 1998, n. 27 ‘Disciplina regionale della gestione dei rifiuti’”, sottoscritta da 10.694 cittadini. Hanno votato a favore del provvedimento 35 consiglieri. Dai banchi dell’opposizione l’ordine del giorno è stato definito come “inammissibile”.

Si è fermato quindi l’iter della proposta di iniziativa popolare. “Abbiamo riscontrato, esaminando il testo di legge di iniziativa popolare, che ci sono delle incompletezze normative nel testo – ha dichiarato De Romanis – in particolare agli articoli 3, 8 e 11 e si verrebbero a creare delle illegittimità. L’articolo 11, nel chiederne l’abrogazione, creerebbe un vuoto normativo. Le modifiche portate con gli emendamenti andrebbero a stravolgere il testo, invece l’assessorato di competenza terrà conto delle proposte dei cittadini, e quindi abbiamo chiesto che venisse approvato questo ordine del giorno e che venisse rimandato all’assessorato di competenza il testo e chiesta  l’apertura di un tavolo di confronto con le parti e l’opposizione”. Confronto che Esterino Montino (Pd) aveva chiesto iniziasse subito, sospendendo brevemente i lavori dell’Aula. Ma il Consiglio ha respinto la proposta.


Alla base della decisione di “non passaggio all’esame” approvata oggi sono state poste diverse considerazioni: da un lato che le modifiche in aula avrebbero stravolto il testo con l’effetto di disattendere l’originaria volontà dei proponenti, dall’altro che è “in corso di elaborazione da parte dell’assessore reg