LA GIORNATA DEL RICORDO LA CONGIURA DEL SILENZIO

Domani, 10 febbraio, si celebra la Giornata del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati, un altro imperdonabile orrore contro l’umanità, consumatosi durante il secondo conflitto mondiale, a guerra praticamente conclusa.
Migliaia di italiani furono uccisi dai seguaci di Tito, catturati nei luoghi di lavoro e nelle abitazioni, imprigionati, torturati, legati l’un l’altro con fil di ferro e gettati, ancora vivi, nelle cavità carsiche poi bombardate per finire l’opera.
Fu una vera e propria pulizia etnica, anch’essa caratterizzata da razzismo, intolleranza, violenza, annientamento e brutale soppressione del diverso – “tutti concetti che devono essere condannati all’unanimità e scomparire dalla teoria e dalla pratica politica” – ha commentato il Sindaco Tommaso Conti.
“Ma domani si ricorda anche la congiura del silenzio” – ha aggiunto il primo cittadino – “neppure di quella dobbiamo tacere, con un’assunzione di responsabilità per aver negato o ignorato la verità, per pregiudiziali ideologiche e cecità politica, rimuovendola per calcoli diplomatici e convenienze internazionali.”
Pure quest’anno l’Amministrazione comunale ha voluto che gli studenti di Cori e Giulianello visitassero la foiba di Basovizza, dichiarata monumento nazionale, e simbolo di tutte le atrocità commesse dai titini.
“Oggi più che mai è necessario porre fine al registro delle convenienze, all’uso strumentale della storia, al negazionismo e al revisionismo” – ha concluso Conti – “perché la storia non sia fine a se stessa, ma fonte essenziale del nostro sapere e del nostro essere cittadini consapevoli.”