“LA CENTURY NON E’ FINITA”, PAROLA DI ABBENDA

*Alessandro Abbenda (foto Ennio Ermini)*

Non è affatto un momento facile per la Futsal Latina, i due ko di campionato e quello di Coppa hanno intaccato un ruolino di marcia senz’altro positivo. Una serie di risultati però che non hanno scalfito per niente l’umore del tecnico Antonio Angeletti e dei suoi ragazzi. Lunedì infatti allenamento regolare al Palabianchini con l’ottimismo di sempre e la voglia di reagire da subito a questo momentaccio. Non c’era Martufi per influenza mentre Luca Angeletti ha provato a correre anche se la caviglia fa ancora male. La sconfitta di Pomezia ha messo alla luce i problemi numerici della rosa di mister Angeletti anche se il peggio sembra essere alle spalle.

Giocare senza gente come D’Angelo, Angeletti, Gaito e Bulboaca, come accaduto nella trasferta pomentina, non è facile per nessuno, come conferma Alessandro Abbenda: “Sicuramente queste assenze hanno pesato molto – dichiara il laterale nerazzurro, tra i più positivi di questo ultimo periodo – regalare tutti questi uomini su un campo piccolo, in esterna, ha peggiorato le cose. Quelle poche palle gol create non siamo riusciti a sfruttarle e quindi è stato tutto più difficile. Io penso che potremo da subito voltare pagina, a livello mentale ci siamo perché comunque vincendo la gara da recuperare potremo restare ancora nelle posizioni di vertice. Certo le partite non vanno mai sottovalutate e quindi sabato con la San Giovannese dovremo essere concentrati. Giocheremo ancora in esterna ma recupereremo giocatori importanti e sono convinto in una pronta reazione della squadra. Ora non possiamo perdere punti perché le nostre rivali stanno andando bene. Perdere terreno in questo momento sarebbe come buttare al vento tutto quello che di buono è stato fatto fino ad ora”.


Una stagione che fin qui ha dato molte soddisfazioni sia alla Century Latina che allo stesso Abbenda: “All’inizio l’obiettivo che mi ero prefissato era quello di ritagliarmi un piccolo spazio e poter dare il mio contributo in ogni partita. Sapevo di andare in una squadra piena di giocatori di categoria superiore ma mi sono sempre allenato con dedizione e fino ad ora posso ritenermi soddisfatto per il contributo dato”.