MINTURNO: SEQUESTRATI BENI PER OLTRE 400 MILA EURO A UN RAGIONIERE CONTABILE EVASORE TOTALE

Nei giorni scorsi i Finanzieri del Gruppo di Formia, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Dr. Tiziana Coccoluto, G.I.P. del Tribunale di Latina, su richiesta avanzata dalla Dr. Raffaella Falcione, Sostituto presso la locale Procura della Repubblica, hanno proceduto all’esecuzione della misura cautelare patrimoniale del sequestro preventivo di beni mobili (1 autovettura S.U.V.), immobili (una unità immobiliare ad uso abitativo), 4 conti correnti bancari (saldi attivi di conto corrente), finalizzato alla confisca obbligatoria per equivalente ad un importo il cui controvalore è pari a circa 427.000 euro,  nella disponibilità diretta o indiretta del titolare di uno studio commerciale che operava completamente “in nero”, avente sede a Minturno.

Le indagini erano partite da una verifica fiscale che aveva consentito di individuare un consulente contabile che, pur essendo intestatario di partita IVA, da sei anni aveva intenzionalmente deciso di non presentare le relative dichiarazioni dei redditi, sottraendosi al pagamento delle imposte.


L’utilizzo dei dati rivenienti dai conti correnti bancari si è rivelato strumento essenziale per la quantificazione della notevole mole di redditi occultati, a completamento del quadro investigativo, reso lacunoso dalla mancanza di tutte le scritture contabili obbligatorie.

La meticolosa ricostruzione dei flussi finanziari transitati dai conti ha svelato che l’attività illecita dell’esperto contabile (solo in apparenza privo di ogni reddito e beni propri) si è tradotta, per un verso, in una consistente evasione ed era preordinata, per altro verso, a rendere inutile, in caso di controlli, la procedura di accertamento e riscossione di quanto dovuto all’Erario.

Le violazioni constatate, con specifico riguardo all’omessa presentazione della dichiarazione annuale ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta sul valore aggiunto, avevano portato alla denuncia del responsabile all’Autorità Giudiziaria competente per le fattispecie penali di cui al D.Lvo n.74/2000.

Il sequestro preventivo “per equivalente” dei beni di proprietà dei soggetti ritenuti responsabili della commissione di violazioni fiscali di natura penale  è una particolare misura cautelare (introdotta solo con la finanziaria del 2008 per i reati tributari, ma già prevista dal nostro ordinamento per altre fattispecie di reato) che mira ad aggredire i patrimoni degli evasori, al fine di garantire con maggiore efficacia il recupero delle somme illecitamente sottratte all’Erario, per un ammontare complessivo quantomeno pari a quello delle imposte evase.