FORMIA: L’ASSESSORE REGIONALE ALDO FORTE ALL’INAUGURAZIONE DELLA CASA FAMIGLIA DI ANNAMARIA

*L'assessore regionale Aldo Forte*

L’assessore alle Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio, Aldo Forte, ha partecipato all’inaugurazione della Casa Famiglia ‘La Casa di Annamaria della Cooperativa sociale Herasmus’. Si tratta di una struttura per il Dopo di noi che ospiterà otto ragazzi disabili gravi e gravissimi, con la possibilità di ulteriori due posti di pronta accoglienza. La casa famiglia è dedicata alla fondatrice dell’Associazione delle famiglie di ragazzi disabili di Formia morta circa dieci anni fa.

“L’inaugurazione di oggi – ha dichiarato Aldo Forte – è la prova del ruolo da protagonista che il mondo della cooperazione sociale e dell’associazionismo ha saputo conquistarsi negli anni nel Lazio e sul nostro territorio. Un impegno costante, fatto di spirito di solidarietà e competenze, che è riuscito a colmare le carenze del sistema socio-assistenziale”.


“Purtroppo – ha aggiunto Aldo Forte – nel Lazio si è registrata nel passato un’assenza di programmazione che ha determinato una distribuzione a macchia di leopardo delle strutture ‘Dopo di noi’ regionali. All’atto della loro creazione non c’è stata un’analisi puntuale dei bisogni dei territori. In più, non sono stati previsti dei meccanismi di finanziamento che mettessero al riparo queste strutture dalle variazioni di disponibilità di risorse pubbliche”.

“Ecco perché, – ha spiegato Aldo Forte – stiamo lavorando per riformare l’intero sistema socio-assistenziale. In particolare, per quanto riguarda il ‘dopo di noi’, stiamo lavorando al progetto di una fondazione che tenga assieme una pluralità di soggetti pubblici e privati che possano assicurare denaro, beni materiali o immateriali, professionalità o servizi. La fondazione, inoltre, si occuperà anche di un monitoraggio costante dei servizi ai disabili e di equilibrare l’offerta di strutture sui territori. Il tutto per assicurare non solo ai disabili, ma anche ai loro familiari, la certezza e la continuità dell’assistenza”.